Gianluigi Paragone infuriato e irriverente nei confronti del giornalista tedesco Tobias Piller durante l’ultima puntata di Dritto e Rovescio. Ospiti su Rete 4 del talk show condotto da Paolo Del Debbio nella serata di giovedì 16 aprile, i due hanno danno vita ad un aspro e acceso dibattito sul ruolo che l’Unione europea e l’euro dovrebbero ricoprire nel contrastare la drammatica crisi economica in atto. La tesi del senatore ex M5S è che occorra stampare moneta da distribuire “a pioggia” a cittadini e imprese, come accaduto negli Usa di Donald Trump.
Piller, al contrario, è convinto che stampare soldi non risolverà i problemi e mostra quasi con disprezzo due biglietti da 10 euro affermando che sono solo “carta”. Provocazione che fa esplodere Paragone il quale lo invita a strapparli.
Paragone e Piller ospiti di Paolo Del Debbio
Durante l’ultima puntata di Dritto e Rovescio, Paolo Del Debbio ad un certo punto introduce l’argomento del braccio di ferro tra Europa e Governo italiano sugli strumenti anti crisi da adottare, compreso il possibile ricorso al Mes, chiedendo al collega Piller cosa ne pensi. “Intanto si vende un’illusione all’Italia sul fatto che in qualche modo potrebbero piovere dei soldi e si potrebbe anche fare la gara su quali sono i progetti per i quali ancora spendere dei soldi - risponde deciso il giornalista della Frankfurter Allgemaine Zeitung - e questo mi sembra abbastanza fuorviante.
La mia idea è che sarebbe il caso di fare un piano di emergenza per l’Italia, come hanno fatto anche altri. Bisognerebbe dire che non bisogna andare oltre il 150% del rapporto tra debito e Pil, bisogna spendere poco, attenersi all’essenziale, bisogna convincere tutti quelli che devono prestare soldi che verranno spesi bene e verranno restituiti.
Bisogna fare di tutto perché ci sia un rimbalzo dell’economia, non come l’ultima volta che tutto è rimasto piatto dopo il 2012. Allora sarebbe un quadro abbastanza credibile di fronte ai mercati e all’Europa. Bisogna essere pragmatici, certo non piovono soldi”.
Gianluigi Paragone furioso con il giornalista tedesco: ‘Se ne stia in Germania’
Tobias Piller si chiede polemicamente chi pagherebbe a “fondo perduto”, scatenando la reazione di Paragone. “Se vuoi te lo dico io - si infervora il senatore - la Federal Reserve americana fa cadere soldi a pioggia, lo scrive proprio il New York Times che due trilioni di dollari cadono dal cielo come se piovesse. La retorica vorrebbe che io e Piller fossimo uniti nella difesa dell’Europa. Ma lui per me rimane un tedesco. Non c’è nulla che ci accomuna in nome di una bandiera cosiddetta europea. Lui se ne stia in Germania, ragioni pure da protestante, da luterano, da tedesco. Ma lui sta benissimo a casa sua, lui è coniato per questo tipo di impostazione culturale che, mi dispiace, non è né la mia né può essere quella di un’Europa vincente.
Perché l’Europa cadrà caro Tobias Piller sotto i vostri dogmi, perché non avete costruito l’Europa. C’è l’unione tedesca che non conviene a nessuno se non alla Germania e ai suoi amichetti, tra cui quell’Olanda che è un paradiso fiscale legalizzato dentro alla Ue e ci viene pure a fare la morale. Io di questa Ue non so onestamente cosa farmene. Però al suo interno può filosofeggiare l’amico Piller che per me è un tedesco e lo tratto da tedesco. Io e lui di europeista non abbiamo nulla per fortuna”.
‘Gioia mia stattene in Germania’
Passato qualche minuto lo scontro riprende. “Quello delle piccole e medie imprese non è un problema dell’Ue ma italiano - insiste Piller - se c’è troppa burocrazia o se l’amministrazione non si fida del singolo.
Bisogna comunque far sopravvivere queste aziende. Vorrei comunque dire al senatore Paragone che questa cosa non è paragonabile con l’idea di far piovere soldi. Perché se lui vuol far piovere soldi e stamparli, una moneta è un pezzo di carta (mostra un biglietto da 10 euro ndr)”. Affermazione che fa esplodere definitivamente il suo interlocutore. “Strappalo dai. Abbi il coraggio di strapparlo - Paragone sfida Piller - facci quest’ultimo grande regalo. Voglio vedere il tedesco che strappa 10 euro. Sono un pezzo di carta per te, strappalo. Fammi vedere che hai le pa...Lì dentro c’è la fiducia che è stata tradita perché, mentre voi parlate le aziende stanno saltando per aria. Non è un pezzo di carta”.
Piller prova a ribattere: “Questa è la profondità degli argomenti di Paragone, se raddoppiamo i pezzi di carta in Europa certamente raddoppiano anche i prezzi”. Ma l’ultima parola spetta al senatore tricolore: “Bla, bla, bla (si mette militarescamente sull’attenti imitando con dileggio la lingua tedesca ndr). Gioia mia ma stattene in Germania che io me ne sto in Italia”.