Mercoledì 1 aprile Giorgia Meloni è stata ospite di Fuori dal coro, il talk show di Rete 4 condotto da Mario Giordano. Tra i diversi argomenti toccati durante la sua lunga intervista, c’è stato anche quello del presunto rischio di dittatura in Ungheria, dove il Premier Viktor Orban ha ottenuto i pieni poteri. La situazione si è scaldata quando la giornalista Luisella Costamagna ha ricordato alla leader di Fratelli d’Italia che ora in Ungheria si rischiano fino a cinque anni di carcere se si pubblicano presunte fake news, come ad esempio il video sul virus creato in laboratorio a Wuhan condiviso dalla stessa Meloni.

Parole che hanno scatenato la reazione veemente dell’esponente Politica di destra: anche la sinistra italiana e Laura Boldrini sarebbero a suo dire favorevoli.

La domanda della Costamagna alla Meloni a Fuori dal coro

“Cara Meloni, lei davvero non vede differenze tra i decreti del Presidente del Consiglio Conte e i poteri illimitati del Premier ungherese Orban, con appena 525 contagiati e 20 morti? - chiede Luisella Costamagna a Giorgia Meloni - Sa che adesso in Ungheria chi pubblica notizie false, come ad esempio ipotizzare che il virus sia stato creato in un laboratorio cinese sulla base di quel video Rai che anche lei ha rilanciato, rischia fino a cinque anni di carcere? In Italia a tutto questo non siamo arrivati”.

Domanda a cui risponde prima Mario Giordano. “Quel video del 2015 lo abbiamo trasmesso anche noi - si giustifica il conduttore di Fuori dal coro - non era una fake news, ma parlava di un virus creato in laboratorio, la scienza ci spiega che non è quello in circolazione adesso, ma nulla toglie alla possibilità di creare un virus in laboratorio.

Ma, al di là di questo, dice la Costamagna, Orban non può essere paragonato a Conte, è molto più grave (come si comporta il Premier ungherese ndr)”.

La replica di Giorgia Meloni: ‘Grande fake news su Orban’

“Io penso che quella che abbiamo letto in queste ore su Orban sia una grande fake news - si scalda subito Giorgia Meloni - segnalo sommessamente che in Ungheria c’è un Parlamento eletto, che c’è un Primo Ministro eletto, tra l’altro riconfermato con un consenso molto molto importante, che la Costituzione ungherese prevede la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza.

Nello specifico, prevede di dichiararlo per 15 giorni e, quindi, l’alternativa è dichiararla, come il Parlamento ungherese ha fatto, fino a fine emergenza. Quella dichiarazione di stato d’emergenza può essere revocata con un’autoconvocazione che, segnalo, nel Parlamento ungherese si fa con il 20% dei membri, mentre da noi è il 33%. Quindi in Italia le condizioni per convocarlo sono più rigide. Diciamo - prosegue - che molti dei poteri che sono stati dati a Orban sono quelli che noi stiamo vedendo applicare da Conte con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Perché noi qui siamo in una nazione nella quale, in forza dell’emergenza, il Premier Conte, il quale a differenza di Orban non è stato scelto dai cittadini durante le ultime elezioni, ha preso e ha limitato la libertà personale, ha chiuso le aziende, i magistrati non si possono muovere, i processi non si fanno.

Cioè, ha di fatto limitato le libertà fondamentali degli italiani. Quindi non mi pare qualcosa di diverso”.

‘Quello che accade in Ungheria è ciò che chiedono Boldrini e sinistra da anni’

Parlando di presunte fake news, invece, la Meloni si dice in disaccordo “sul fatto che possa essere punito qualcuno tacciato da non si sa bene chi di diffondere notizie false. Però segnalo che io non sono d’accordo, ma la sinistra italiana si. Perché quello che accade oggi in Ungheria è esattamente quello che i vari Boldrini e compagnia cantante chiedono da anni in Italia. È quello che prevedono le varie commissioni che si sono fatte per dichiarare chi può dire e chi non può dire le cose. Ad esempio, Twitter in questi giorni ha oscurato i tweet del Presidente brasiliano perché non ne condivide il contenuto e nessuno ha detto una parola. Io non sono d’accordo, né quando lo fa Zuckerberg né quando lo fa Orban, ma la sinistra è d’accordo, se lo ricordi la Costamagna visto che sta dicendo che Orban sbaglia”, conclude.