Il futuro di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio sarebbe segnato. E' quello che sostiene Maurizio Belpietro nel suo editoriale apparso su La Verità. Secondo il giornalista, attorno al premier si starebbe annidando un sentimento di dissenso che non coinvolgerebbe solo Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ha avuto parole particolarmente dure nei confronti del capo del governo nel corso del suo intervento in Senato, pur facendo parte della maggioranza. La novità segnalata da Belpietro è che, inoltre, ci sarebbe un'anima del Movimento 5 Stelle che non accrediterebbe di grande consenso chi oggi guida l'esecutivo.

Renzi aveva parlato di un Conte con pieni poteri

La grave emergenza sanitaria in atto aveva, di fatto, fatto tramontare la possibilità che la maggioranza potesse andare in crisi per i malumori di Matteo Renzi. Il numero uno di Italia Viva, tuttavia, ha fatto tornare d'attualità la cosa andando a criticare pesantemente in Senato il presidente del Consiglio. Lo ha invitato a non scegliere la strada del populismo se vorrà avere il suo partito al suo fianco e lo ha punzecchiato con una frase ad effetto sui così detti "pieni poteri". "Non li abbiamo - ha tuonato Renzi - negati a Salvini per darli ad altri". Chiaro il riferimento al fatto che, in questa fase emergenziale, Conte abbia preferito affidarsi a più dcpm by-passando, a dire di chi lo contesta, il dibattito politico e le intese parlamentari.

Una circostanza che, di fatto, fa emergere una certa ruggine tra parti che appartengono alla stessa maggioranza e diventano uno dei presupposti su cui Belpietro arriva ad immaginare un futuro ormai segnato per il presidente del Consiglio.

Su La Verità, Belpietro parla di malumori anche nel M5s

Il quadro politico osservato da Maurizio Belpietro appare abbastanza chiaro: "Mister Farò - scrive Belpietro in riferimento a Conte - dopo la prova di queste settimane in Italia e i disastri in Europa è politicamente un morto che cammina".

Secondo il giornalista, Renzi gli avrebbe, di fatto, dato l'ultimatum "strappandogli la pochette e scompigliandogli il ciuffo". Belpietro, però sottolinea come il senatore non sia l'unico ad aspirare alla rottamazione del presidente del Consiglio. "Nel M5s - segnala - in tanti sognano la resa dei conti, anche per redistribuire un po' di poltrone".

Il direttore de La Verità conclude il suo articolo chiedendosi fino a quando il Partito Democratico e Nicola Zingaretti (definito 'fratello di Montalbano') farà finta che non sia stato commesso alcun delitto ignorandone il colpevole. Chiaro anche il punto di vista di Belpietro piuttosto critico nei confronti del premier.