In arrivo 60.000 assistenti civici per vigilare sul rispetto delle norme di distanziamento sociale durante la Fase 2. È questa la soluzione anti movida trovata dal governo giallorosso. Il bando, rivolto a persone disoccupate o percettori di reddito di cittadinanza, tutti rigorosamente volontari, dovrebbe essere lanciato entro la prossima settimana. A darne l’annuncio con una nota ufficiale sono stati il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, nella sua veste di presidente dell’Associazione dei comuni italiani (Anci).
La soluzione degli assistenti civici non entusiasma però, tra gli altri, il filosofo sovranista Diego Fusaro, il quale paragona queste nuove figure professionali a “guardie e delatori”.
Bando per 60.000 assistenti civici
Il governo guidato da Giuseppe Conte sembra avere trovato una soluzione al rischio del mancato rispetto da parte dei cittadini delle norme sul distanziamento sociale. Dopo l’avvio della cosiddetta Fase 2, infatti, si sono registrate troppe scene di assembramenti, soprattutto nei centri di alcune città e nei quartieri destinati tradizionalmente alla movida. Per questo motivo l’esecutivo ha deciso di correre ai ripari decidendo di assumere come volontari circa 60.000 cittadini che andranno appunto a ricoprire il ruolo di assistenti civici, vigilando su piazze, strade e persino spiagge.
Disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza i nuovi assistenti civici
A mettere nero su bianco questa scelta, come già accennato, sono stati con una nota ufficiale il ministro Boccia e il sindaco barese Decaro. Il bando, si legge nella nota congiunta emessa dai due, sarà rivolto “a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali”.
Nelle intenzioni degli estensori della norma, inoltre, gli assistenti civici dovrebbero occuparsi anche di fornire assistenza ad anziani e persone bisognose. A coordinarli sarà la Protezione Civile. “I Comuni potranno avvalersi del contributo degli assistenti civici per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus”, ha spiegato Boccia.
Fusaro contrario: ‘Si respira aria di lockdown’
Ma la soluzione degli assistenti civici non convince affatto Diego Fusaro il quale, con due post pubblicati sui suoi canali social, punta il dito contro il governo che lascerebbe “morire chi lavora e poi investe reclutando 60.000 delatori, come nel peggior regime”. La tesi del filosofo sovranista è che si respiri nuovamente “aria di lockdown”. A suo giudizio, infatti, quelli che bolla come gli “stregoni dell’informazione” non starebbero perdendo “un istante per ricordarci che la situazione sta degenerando”. Insomma, il governo starebbe cercando una scusa per imporre nuove misure emergenziali. I suoi strali sono rivolti anche contro gli operatori dell’informazione che non fanno altro che colpevolizzare i “giovani della movida”. E, a questo scopo, gli assistenti civici serviranno per “impedire pericolosissimi assembramenti.