Un’infermiera di Napoli denuncia di essere stata aggredita in pieno giorno in una stazione di autobus e di aver subito ripetute violenze. In seguito, le forze dell’ordine hanno accertato che l’aggressore era un uomo di origini senegalesi immigrato irregolarmente in Italia. L’infermiera Francesca, questo il suo nome di fantasia, ha fornito la sua versione dei fatti al quotidiano Repubblica, raccontando con coraggio quei drammatici momenti ma, ovviamente, senza rivelare né il suo nome, né quello della struttura ospedaliera dove è impiegata. La reazione di Matteo Salvini è stata immediata.

Il leader della Lega se l’è presa col Governo Conte, accusandolo di pensare a regolarizzare 600mila migranti trascurando il problema della sicurezza.

Il racconto dell’infermiera di Napoli: ‘Ho creduto di morire’

L’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica dall’infermiera Francesca è di giovedì 7 maggio, ma i fatti accaduti a Napoli risalgono a domenica 3. La donna di 48 anni ha riferito di essere stata aggredita da un uomo grande il doppio di lei che sembrava una “bestia” mentre si trovava in corso Arnaldo Lucci, presso il parcheggio della Metropark, ad attendere l’autobus che avrebbe dovuto riportarla nella sua casa di Avellino dopo l’ennesima e durissima giornata di lavoro. Il fatto ancora più preoccupante è che la violenza è avvenuta verso le 14:30 del pomeriggio.

In pieno giorno dunque, e in un luogo disseminato di telecamere, anche se in quel momento non passava anima viva.

L’aggressione di Napoli: ‘Fammi fare quello che voglio o ti uccido’

L’infermiera ha raccontato di lavorare in un reparto di Psichiatria di un non meglio precisato ospedale di Napoli. Alla fine del suo turno, come sempre le capita, la donna ha preso la metropolitana per arrivare al Metropark.

Ma il pullman per Avellino sarebbe partito solo un’ora dopo. Mentre attendeva seduta su una panchina, le si sarebbe avvicinato il suo aggressore. “Continuava a ripetermi: fammi fare quello che voglio o ti uccido, stai ferma e non urlare”, ha riferito al cronista di Repubblica. Il suo incubo sarebbe durato circa 45 minuti. Un tempo interminabile.

La reazione di Matteo Salvini

“Era il doppio di me e tutto il suo peso era sulla mia schiena. Si arrabbiava, perché avevo i jeans troppo stretti e non riusciva a levarmeli”, ha poi proseguito Francesca, ammettendo di avere avuto paura di morire. La “bestia”, come l’ha definita lei stessa, è stata poi arrestata dalle forze dell’ordine che hanno comunicato la sua nazionalità senegalese e il fatto che risulti un irregolare. Un racconto tragico, quello che arriva da Napoli, che ha suscitato indignazione anche in Matteo Salvini. “Mentre il governo progetta di una maxi-sanatoria per 600.000 immigrati irregolari, in Italia succede questo. Vergogna. Prima gli Italiani”, ha chiosato il leader della Lega condividendo il pezzo di Repubblica sui suoi canali social.