Rinviata al 3 ottobre prossimo l'udienza preliminare del processo sul caso Gregoretti. Imputato nel procedimento giudiziario è Matteo Salvini, il leader della Lega accusato dal Tribunale dei ministri di Catania del reato di sequestro di persona aggravato, compiuto ai danni di un gruppo di oltre cento migranti ospitati a bordo della nave militare italiana nell'estate del 2019.

Salvini avrebbe dovuto presentarsi davanti ai giudici il 4 luglio prossimo. Ma è di oggi la notizia del rinvio in autunno. In merito alla vicenda, il presidente dell'ufficio del giudice delle udienze preliminari, Nunzio Sarpietro, che si occuperà personalmente del caso Gregoretti, rassicura il capitano del Carroccio sul fatto che il processo si svolgerà regolarmente e prende le distanze dal collega magistrato Luca Palamara, protagonista delle recenti intercettazioni contro Salvini.

Processo sul caso Gregoretti rinviato al 3 ottobre

Dunque, l'udienza preliminare del processo Gregoretti, in cui Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona, non si terrà più a Catania il 4 luglio, ma il 3 ottobre prossimo. La motivazione ufficiale addotta dall'ufficio guidato dal giudice Sarpietro è proprio il ritardo nel calendario dei processi in corso, provocato dall'emergenza coronavirus.

Lo stesso leader della Lega si era lamentato più volte del fatto che, in piena emergenza sanitaria, solo il suo processo dovesse proseguire regolarmente. E, invece, nella giornata di oggi 25 maggio è arrivata la notizia del rinvio a ottobre.

Sarpietro: 'Processo Gregoretti slittato a causa dell'emergenza coronavirus'

In merito alla vicenda, il giudice Nunzio Sarpietro che, come già accennato, dovrebbe gestire il procedimento Gregoretti, conferma che, proprio a causa dell'emergenza coronavirus, il suo ufficio sarebbe già stato costretto a rinviare migliaia di processi, anche importanti, finendo così per costringere allo slittamento anche dell'esame del fascicolo del leader della Lega.

Insomma, tanto per essere chiari, l'intenzione di Sarpietro è quella di allontanare i sospetti dell'opinione pubblica che il processo a Matteo Salvini sia stato rinviato a causa delle polemiche esplose dopo la pubblicazione delle intercettazioni di alcuni magistrati contrari alla politica migratoria praticata dall'ex ministro dell'Interno.

Il giudice rassicura Salvini: 'Stia tranquillo'

Tra le toghe protagoniste delle intercettazioni in cui si critica la figura di Salvini, anche con epiteti irriferibili e insulti, c'è Luca Palamara. L'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), già finito al centro dello scandalo sulle nomine al Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), ha definito addirittura una me… il leader leghista.

Ma il giudice Sarpietro ne prende nettamente le distanze. "Stia tranquillo, il suo processo sarà equo, giusto e imparziale" come per tutti i cittadini italiani, afferma rivolto a Salvini. Poi, riferendosi al caso Palamara, aggiunge che né lui, né nessun altro magistrato che ha avuto a che fare col fascicolo Gregoretti, abbia "nulla a che spartire" con quel magistrato. Sarpietro si dice infine anche d'accordo con il suo futuro imputato sul fatto che le intercettazioni tra magistrati venute a galla siano una "vergogna".