Sta per partire il reclutamento di 60mila assistenti civici che dovranno monitorare gli assembramenti nel corso della fase 2 del contenimento del nuovo Coronavirus. Si tratta di un incarico volontario e non è quindi previsto alcun compenso, ma solo l'assicurazione pagata dalla Protezione Civile. Potranno essere impiegati in questo ruolo i disoccupati, i cassaintegrati e anche i percettori del reddito di cittadinanza.

Gli incarichi degli assistenti civici

I volontari non assumeranno la funzione di vigili e non saranno autorizzati a fare multe, ma avranno semplicemente il ruolo di vigilare sul comportamento dei cittadini nei bar, in spiaggia, nei giardini pubblici, nei mercati rionali, nei parchi giochi e nei luoghi della movida.

Si tratta di figure chiamate a segnalare gli assembramenti nelle città e nelle località di vacanza che nell'ultima settimana sono stati motivo di preoccupazione per sindaci e governatori. Gli assistenti si occuperanno dunque di "dare informazioni" e "coadiuvare" le autorità in questo delicato periodo di riapertura di molteplici attività. I volontari saranno operativi tre giorni a settimana per un massimo di 16 ore settimanali fino alla fine di luglio 2020, e indosseranno un fratino con la scritta 'assistenti civici' sulla schiena e il logo della Protezione Civile sul petto.

In settimana è atteso il bando per il reclutamento

Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia ha firmato un protocollo con il presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro per selezionare i 60mila volontari in tutta Italia, i quali saranno coordinati dalla Protezione Civile locale.

"È un'opportunità per tutti di partecipare alla fase 2 facendo ognuno la propria parte", ha dichiarato sulle pagine de Il Corriere della sera Decaro, che già in precedenza aveva proposto di coinvolgere i beneficiari del reddito di cittadinanza in questo genere di lavori di pubblica utilità.

Dopo le migliaia di richieste di medici, infermieri e o.s.s.

pervenute alla Protezione civile nel culmine dell'emergenza sanitaria, secondo il ministro per le Autonomie locali Boccia, ora è la volta di reclutare gli italiani che vogliono aiutare il nostro Paese, dimostrando un grande senso civico. Anche i sindacati sono d'accordo con questa iniziativa, infatti Andrea Cuccello della Cisl ha asserito: "Siamo favorevoli in linea di principio al reclutamento di queste figure tra i percettori del reddito di cittadinanza".

Per Cuccello questi sussidi infatti devono essere accompagnati da una Politica attiva, atta al reinserimento delle persone nel mondo delle offerte di lavoro e della formazione: "Finora, questo è stato l'anello mancante".

Il ministro Boccia: 'Ma dovranno farlo con gentilezza'

Il ministro per gli Affari regionali ha dichiarato: "Stiamo progressivamente entrando in una nuova normalità e i cittadini stanno tornando a popolare le città". Per Boccia gli assistenti civici aiuteranno a far ottemperare tutte le misure precauzionali della Fase 2, a partire dal distanziamento interpersonale, per non vanificare gli sforzi fatti finora. Francesco Boccia ha inoltre sottolineato che i volontari non dovranno allontanare le persone, bensì fornire loro informazioni finalizzate a evitare gli assembramenti. Eventuali inosservanze potranno essere segnalate alla Protezione Civile.