"O si pente o è complice dei terroristi". Questo quanto affermato da Vittorio Sgarbi in un post dedicato a Silvia Romano, la cooperante liberata dopo 18 mesi di prigionia in Africa e rientrata in Italia nella giornata di ieri. Liberata dall'Aise (l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna), l'attivista è tornata in Italia visibilmente cambiata con in dosso abiti tradizionali della tradizione islamica. Un particolare che ha fatto discutere, anche perché la giovane donna ha rivelato di aver scelto di convertirsi all'Islam nel corso della sua prigionia.
Vittorio Sgarbi, deputato e critico d'arte, ha ritenuto che il fatto di essere stata rapita da un'organizzazione criminale di matrice terroristica, unita alla sua conversione, rappresenti un punto su cui poter articolare gravissimi capi d'accusa nei confronti della donna.
Silvia Romano è atterrata a Ciampino
L'attivista è arrivata in Italia a Ciampino domenica 10 maggio dopo 18 mesi di prigionia. Agli inquirenti italiani ha raccontato di essere serena e di aver vissuto il sequestro con dei rapitori che l'hanno sempre trattata bene. Silvia ha rivelato che i suoi carcerieri le hanno sempre assicurato che non sarebbe stata uccisa. La giovane ha spiegato di essersi convertita a metà della sua prigionia.
"Ho chiesto - ha raccontato - di poter leggere il Corano e sono stata accontentata". Questo l'avrebbe portata ad arrivare ad una conversione religiosa che lei stessa ha definito "spontanea e non forzata". La diretta interessata ha, inoltre, negato la possibilità che nel corso della sua detenzione potesse essere stata obbligata a sposare qualcuno.
"Grazie ai miei carcerieri - ha rivelato, secondo quanto riporta l'Ansa - ho imparato anche un po' di arabo. Loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura".
Vittorio Sgarbi parla di arresto per la Romano
A poche ore dalla narrazione di alcuni fatti che avrebbero contraddistinto il sequestro di Silvia Romano, è arrivato il commento particolarmente duro di Vittorio Sgarbi su Facebook.
"Se mafia e terrorismo sono analoghi, e se Silvia Romano è radicalmente convertita all'Islam, va arrestata per concorso esterno in associazione terroristica". Secondo Vittorio Sgarbi, qualora la ragazza non dovesse manifestare un pentimento consapevole, andrebbe considerata alla stregua di una complice del terrorismo.
Arrivando da un paese estero, Silvia Romano sarà adesso costretta ad un periodo di quarantena in ottemperanza alle norme relative alla fase di emergenza sanitaria in atto nel paese. Al momento, però, le sensazioni dell'attivista sono principalmente positive. Dopo il suo arrivo le sue parole sono state chiare: "Sto bene per fortuna, fisicamente e mentalmente, sono felicissima, ora voglio stare solo con la mia famiglia".