Sempre meno denaro in contante e sempre più bancomat e pagamenti digitali. Dal prossimo 1 luglio, infatti, non saranno più consentiti pagamenti in cash oltre i duemila euro. Saranno previste multe molto salate (fino a 50.000 euro) non solo per chi pagherà in liquido, ma anche per coloro che riceveranno il contante. A parlare delle misure messe in atto per evitare l'utilizzo del cash è la versione online della testata giornalistica web Il Messaggero, che ha spiegato quali strategie sono state poste in essere dal governo e dal Ministero per l'Economia al fine di incentivare nel prossimo futuro i pagamenti elettronici.

Soglia limite del contante fissata a 2 mila euro

Come ha ben spiegato il sito online di consulenza legale 'La legge per tutti', dal prossimo primo luglio, cioè tra poco meno di una settimana, il nuovo tetto massimo delle transazioni consentite si abbasserà da 3 mila a 2 mila euro (a partire dal 2022 si abbasserà ulteriormente a mille euro). Il governo intenderebbe anche sfruttare la spinta che l'emergenza sanitaria della pandemia di Covid-2019 ha indotto sull'utilizzo di carte di credito, carte di debito, bancomat, carte prepagate, postapay, conti banco posta, postamat, ovvero per tutti quei circuiti (Visa, Mastercard, Maestro, eccetera) che adoperano la moneta elettronica. Da questo punto di vista diventa di fondamentale importanza l'introduzione, sempre dal prossimo mese di luglio, del credito di imposta fissato al 30% sulle commissioni pagate dagli esercizi commerciali utilizzando lo strumento P.O.S.

(dall'inglese "point of sale", che significa punto di vendita munito di apparecchiature idonei al pagamento elettronico e automatico degli acquisti).

Multe e sanzioni molto salate

Pagare o ricevere denaro contante sarà punito a norma di legge con multe estremamente salate e sanzioni amministrative molto dure se si oltrepassa il limite fissato: le sanzioni andranno da 3.000 a 50.000 euro per i pagamenti cash sino a 250.000 euro, da 15 mila a 250 mila euro di multa per i pagamenti superiori a 250.000 euro.

Invece, per i professionisti, obbligati sempre a segnalare la transazione irregolare, le multe oscilleranno dai 3 mila ai 15 mila euro. Anche un solo centesimo in più darà il via ai controlli dal parte del Fisco (Agenzia delle Entrate e della Riscossione). Come è noto, la lotta al danaro cash, vera e propria causa dell'economia sommersa e del cosiddetto "lavoro nero", è uno dei cavalli di battaglia del governo "Conte bis".

I pagamenti oltre il limite soglia saranno permessi solo mediante metodi tracciabili come, ad esempio, bonifici bancari o postali, assegni e carte di pagamento al fine di scongiurare qualsivoglia tipo di evasione o elusione fiscale.