La manifestazione del 2 giugno organizzata dal centrodestra a Roma è stata teatro di manifestazioni di dissenso contro il premier Giuseppe Conte. L'evento è stato, inoltre, caratterizzato da polemiche relative al fatto che, in alcune circostanze, sia venuto a mancare il rispetto per le regole del distanziamento sociale. C'è chi ha contestato l'opportunità di radunare così tante persone in un momento delicato come quello attuale. Tuttavia, è stata l'occasione per il centrodestra di mostrarsi unito e compatto. L'immagine di Giorgia Meloni, Matteo Salvini ed Antonio Tajani in testa al corteo rappresenterà un'istantanea che, quantomeno al momento, attesta la solidità del sodalizio composto da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia.
Salvini definisce la manifestazione come un momento di 'ascolto, memoria e passaggio'
La manifestazione ha visto protagonisti soprattutto militanti e simpatizzanti del centrodestra. Nel momento in cui è arrivato a Matteo Salvini, molti di loro si sono stretti attorno a lui a caccia di un selfie. Il leader del Carroccio ha avuto modo di esternare le sue sensazioni parlando ai microfoni della trasmissione Rai Agorà. Il numero uno della Lega ha definito la giornata organizzata dal centrodestra come un momento di "ascolto, memoria e passaggio".
Una definizione strettamente correlata al fatto che è andata in scena alla vigilia della riapertura dei confini tra le regioni. Non sono mancate, tuttavia, le considerazioni di carattere politico con qualche critica nei confronti di chi oggi governa il Paese.
"Siamo qui - ha affermato - soprattutto a nome degli italiani dimenticati".
Coro contro Giuseppe Conte
La manifestazione, come detto, ha avuto anche modo di diventare un megafono per il dissenso nei confronti della presidenza del Consiglio. Almeno da parte dei partecipanti all'evento organizzato del centrodestra, molti dei quali possono essere considerati simpatizzanti per quella parte Politica.
Sono, infatti, stati momenti di grande coinvolgimento quelli che hanno visto la folla intonare cori tesi a esternare il proprio punto di vista critico nei confronti del premier. Ai momenti in cui si è intonato l'Inno di Mameli, ve ne sono stati altri dove gli slogan scanditi hanno fatto capire il desiderio di dimissioni di chi oggi guida il governo.
Tra i cori più forti c'è stato quello in cui al capo del governo è stato dedicato un "V.........." .
Repubblica sulla manifestazione: "Saltano i distanziamenti, il flash mob degenera in ressa"
A seguito della manifestazione di centrodestra, sono diverse le polemiche riguardo al mancato rispetto delle normative di distanziamento sociale. In particolare contro Matteo Salvini, segretario della Lega che, riguardo la mascherina, ha affermato: "Ce l'ho, ma gli esperti dicono che il virus sta morendo - aggiungendo in seguito - Se la sinistra era in piazza il 25 aprile, perché noi no? Vedete bandiere di partito? Solo tricolori".
La manifestazione di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia doveva essere "simbolica", così l'aveva definita Giorgia Meloni, con una presenza contingentata di appena 300 persone.
Il leader di Fratelli d'Italia aveva anche invitato i militanti a seguirla in streaming da casa, dovevano essere presenti solo i rappresentanti politici, locali e nazionali. La cosa non è accaduta con molti che hanno invece seguito l'invito di Salvini a partecipare, trasformando la manifestazione in un corteo, con assembramenti, resse e centinaia di militanti. Meloni, preoccupata dei possibili risvolti, ha dichiarato alla stampa: "Stiamo facendo del nostro meglio per metterla in sicurezza ma vi segnalo che anche quando hanno fatto la manifestazione del 25 aprile non era in sicurezza".