Gianluigi Paragone, in una diretta su Facebook, è tornato a manifestare il proprio punto di vista sull'attuale momento economico in Italia. Il senatore, da qualche mese espulso dal Movimento 5 Stelle, ha lanciato quello che per lui è più di un sospetto. L'attuale maggioranza di governo, a suo avviso, potrebbe adottare l'utilizzo di un'imposta patrimoniale per lenire le eventuali difficoltà legate alla necessità di far quadrare i conti dello stato.

Una prospettiva che sarebbe addirittura benedetta a livello internazionale, secondo quanto lascia intendere l'ex grillino. In Europa c'è chi tende a mettere in evidenza il grande risparmio privato italiano che fa da contraltare a un altissimo debito pubblico. Secondo Paragone, M5S e Pd faranno di tutto per la patrimoniale, in quanto sarebbero i loro "padroni" a volerla.

Patrimoniale sarebbe un rischio concreto secondo Paragone

Gianluigi Paragone, interfacciandosi con i suoi follower, ha commentato un articolo del Corriere della Sera. Nel testo citato si evidenzia la necessità che, d'ora in avanti, l'Italia sia un po' meno 'formica' per far ripartire l'economia, dopo il durissimo colpo determinato dall'emergenza sanitaria senza precedenti.

"Per anni - ha evidenziato il giornalista - ci hanno raccontato che l'Italia stava vivendo al di sopra delle proprie possibilità". Secondo il senatore, però, presto gli italiani rischiano di dover fare i conti con un'imposta che, di solito, fa storcere il naso a un paese che ho uno dei risparmi più alti del mondo. "Io - ha detto - sono convinto. Questi del Pd, insieme al Movimento 5 stelle, faranno di tutto per portarci alla patrimoniale".

Per Paragone adesso anche il M5S ha il 'collarino'

Paragone evidenzia come, a suo, avviso ci sia una sorta di 'longa manus' sull'eventuale decisione di tassare i patrimoni degli italiani. Non è dato sapere in che misura e su quali basi debba avvenire l'eventuale nuova tassazione, ma secondo lui l'ipotesi è almeno da prendere in considerazione.

Un concetto che lo porta anche a lanciare qualche frecciata al suo ex partito. "I loro padroni, perché anche M5s ha il collarino e viene portato a spasso da quelli di Bruxelles o dai cinesi, vogliono la patrimoniale".

È noto come l'eventuale indotto determinato dall'imposta sui patrimoni darebbe grande respiro al bilancio dello Stato, ma il fine non pare giustificare il mezzo a giudicare dal parere espresso dal senatore. "Sistemano - evidenzia ironicamente - un po' di debiti sulle spalle degli italiani, che hanno il peccato originale di essere stati risparmiatori. E con la cultura del risparmio hanno fatto grande questo paese". Parole quelle di Paragone con particolare sprezzo rispetto alla possibilità che la tassazione dei patrimoni possa rappresentare la strategia per mettere a posto i conti dello Stato.