Giuseppe Conte annuncia la possibile proroga dello stato di emergenza per il Coronavirus in Italia. Anche se la decisione del governo non è stata ancora confermata ufficialmente, è lo stesso presidente del Consiglio a dichiarare pubblicamente che, a suo modo di vedere, esistono le “condizioni per proseguire lo stato di emergenza dopo il 31 luglio”. Il premier non conferma la data di scadenza della proroga, ma gli organi di stampa sono tutti concordi nell’indicarla nel 31 dicembre di quest’anno. La notizia non piace affatto a Diego Fusaro. Il filosofo di idee marxiste, fondatore del movimento politico Vox Italia, critica la scelta del governo giallorosso sul suo canale YouTube parlando di rischio di “colpo di stato terapeutico”.

Conte: ‘Ci sono condizioni per proseguire stato di emergenza’

Come appena accennato, una comunicazione ufficiale del governo sulla proroga dello stato di emergenza non è ancora arrivata. Ma è il premier ad anticipare quali siano le sue intenzioni. “Ragionevolmente, ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio”, dichiara infatti Conte a Venezia, dove ha appena assistito al sollevamento delle paratoie del Mose. “Lo stato di emergenza serve per tenere sotto controllo il virus. Non è stato ancora deciso tutto, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione”, precisa poi il premier, confermando le voci già comparse da alcune ore su diversi quotidiani.

Gli effetti della proroga dello stato di emergenza

Se lo stato di emergenza dichiarato il 31 gennaio 2020 dovesse proseguire fino al 31 di dicembre, le conseguenze sarebbero diverse. Per prima cosa, il governo Conte potrà ancora fare ricorso, se lo riterrà necessario, ai Dpcm (Decreti del presidente del consiglio dei ministri).

Provvedimenti legislativi che, al contrario dei ‘normali’ decreti, non devono passare al vaglio di camera e senato. Anche la protezione civile manterrà i poteri ampliati di cui può già usufruire oggi, anche per quanto riguarda le operazioni di riapertura delle scuole. E anche lo smart working potrebbe essere prorogato, soprattutto tra i dipendenti pubblici.

La reazione di Diego Fusaro

La notizia della quasi certa proroga dello stato di emergenza per il coronavirus provoca la reazione di Diego Fusaro. Il filosofo sovranista parla di “fosche profezie” che si stanno realizzando e denuncia il fatto che la diffusione del coronavirus ha “permesso l’instaurarsi di un nuovo capitalismo terapeutico che si basa sull’emergenza per far valere una ragione emergenziale di tipo autoritario-repressivo. Tutte le norme sanitarie che sono state prese - prosegue - dal lockdown al divieto di assembramento e al distanziamento, sono anche inequivocabilmente misure emergenziali politiche, autoritarie, che limitano la libertà”. Insomma, conclude Fusaro, l’obiettivo è trasformare lo “stato di eccezione” nella “normalità”. Il suo dubbio è se sia in atto una sorta di “colpo di stato terapeutico”.