La questione migranti resta sempre al centro dell'attenzione mediatica. Vittorio Feltri ha scritto un editoriale su Libero in cui richiama alcune parole proferite da Papa Francesco.

Pensiero di Papa Francesco sui drammi in Libia

Nella messa con cui è stato celebrato il settimo anniversario della visita a Lampedusa, Papa Francesco ha parlato della situazione particolarmente complicata che vivono i migranti in Libia. Il Pontefice ha paragonato il territorio nord africano a "un inferno" e a "un lager". Chiaro il riferimento ai campi di accoglienza dove stazionano chi vuole raggiungere l'Europa.

Quello che intende sottolineare il Vescovo di Roma è che non si arriva ad avere contezza delle barbarie che si verificano in quei luoghi, poiché i racconti spesso non sono esaustivi rispetto al dramma che si vive. A suo avviso quei campi di detenzione e i respingimenti è come se venissero "fatti a Dio". Non a caso cita un passo del Vangelo. "Tutto quello fatto a fratelli l'avete fatto a me".

Feltri e le sue spiegazioni sulla questione migranti

Quanto sta accadendo in Libia, secondo Vittorio Feltri, è il frutto di ciò che qualche anno fa si è verificato a livello internazionale. A partire dalla destituzione di Gheddafi che, secondo Feltri, rappresenterebbe "il caos più totale". Ricorda, infatti, come in tempi neanche troppo lontani Silvio Berlusconi potesse vantare un rapporto privilegiato con l'ex dittatore libico.

Secondo Feltri quella visita folcloristica ebbe lo scopo di consolidare un'amicizia fruttifera. "Poi - spiega il direttore di Libero - accadde che la Francia imbizzarrì e volle aggredire la Libia allo scopo di saccheggiarla". Ricorda come da Parigi partirono bombardamenti che costrinsero il popolo libico alla resa. Sottolinea, inoltre, come a quell'operazione partecipò anche l'Italia, a suo dire, anche con l'approvazione di Napolitano "contro la volontà del quale - puntualizza Feltri - nulla poté Berlusconi".

Il giornalista mette in evidenza come sia normale che il Papa si preoccupi della situazione, ma dovrebbe, a suo avviso, chiedersi perché si sia arrivati a ciò che definisce "scempio". "Francesco - evidenzia Feltri - telefoni a Napolitano e gli chieda conto dei fatti che hanno ridotto la Libia a una macelleria a cielo aperto". Parole, quelle del giornalista, che in un certo senso puntano il dito contro l'ex capo dello Stato.