È arrivato nelle prime ore del 13 ottobre, dopo l'ok da parte delle regioni sul testo definitivo proposto dal governo, il varo del Dpcm contenente le nuove disposizioni per limitare il contagio e la diffusione del coronavirus. Il nuovo decreto, firmato di concerto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, entra in vigore questo 14 ottobre e avrà validità per i prossimi 30 giorni, quindi fino al 13 novembre.

Le disposizioni tendenti a vietare lo svolgimento delle feste private, sia al chiuso che all'aperto, rappresentano la novità principale del nuovo documento, mentre rimangono pressoché inalterate alcune restrizioni contenute già nei precedenti decreti.

Nelle abitazioni private non più di sei persone ospitate

"Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allentavano la morsa - ha dichiarato il Ministro della Salute, Roberto Speranza - Un cambio di marcia con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d'anticipo. Ci sono cose essenziali e altre no, ho proposto il divieto di tenere feste private".

Con queste parole Roberto Speranza aveva anticipato il provvedimento restrittivo riguardante le feste pubbliche e private, menzionato nel Dpcm firmato, poi, nelle prime ore del 13 ottobre. Una decisione sofferta, quella dello stop delle feste private, ma considerata di fondamentale importanza per contenere il diffondersi del virus che - secondo i dati - nel 75% dei casi si propaga fra le persone legate da stretti rapporti di conoscenza verso le quali viene spontaneo, per ragioni di fiducia, sottrarsi dall'indossare la mascherina.

Sul fronte delle abitazioni private, invece, un monito è indirizzato dal governo alle famiglie: viene infatti raccomandato di evitare di tenere feste e ospitare in casa più di sei persone, parenti o amici, con cui non si conviva. È previsto anche il limite di 30 persone per i pranzi e le cene connesse alle cerimonie.

Cosa cambia nel nuovo Dpcm del 13 ottobre

Dal decreto, siglato dal presidente Conte e dal Ministro Speranza, emergono importanti novità. Quindi per i prossimi trenta giorni, le attività di bar, ristoranti, gelaterie, pub e pasticcerie, saranno consentite fino alle ore 24 solo con consumazione al tavolo e fino alle ore 21 in tutti gli altri casi.

Sono proibite anche le gite scolastiche o qualsiasi tipo di uscita, a livello didattico, diversamente denominata. Stop previsto anche per il calcetto e per tutti gli sport di contatto svolti a livello amatoriale.

Ai funerali invece la partecipazione sarà limitata a 30 persone, così come indicato per i matrimoni, mentre il periodo di quarantena passerà da 14 a 10 giorni.

Via libera alla presenza del pubblico negli stadi, consentita nella misura del 15% della capienza totale della struttura o, comunque, in misura non superiore ai 1000 spettatori all'aperto e ai 200 al chiuso. L'ingresso allo stadio sarà permesso - come si legge dal Dpcm - solo previa misurazione della febbre e nelle condizioni in cui sia possibile mantenere la distanza di sicurezza.

Le precisazione del nuovo Dpcm sull'uso della mascherina

Il nuovo Dpcm, all'articolo 1, scioglie anche alcuni nodi sull'uso della mascherina nei luoghi privati e all'aperto. La principale novità riguarda l'utilizzo "fortemente raccomandato" - come si legge nel decreto - dei dispositivi di protezione nelle abitazioni private ogni qualvolta siano presenti persone non conviventi.

Al contrario, sono esonerati dall'obbligo di indossare la mascherina i bambini di età inferiore ai sei anni, chi pratica attività sportiva e i soggetti portatori di patologie o disabilità dichiarate incompatibili con l'uso della stessa.

Rimane irremovibile, invece, l'obbligo di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche nelle abitazione private e in tutti i luoghi all'aperto, fatta eccezione dei casi in cui sia possibile mantenere la condizione di distanziamento, in via continuativa, rispetto ad altre persone non conviventi.