Alessandro Cecchi Paone, nel corso della trasmissione di La 7 L'aria che Tira, ha espresso la sua idea sull'ultimo Dpcm emanato da Giuseppe Conte. Il giorno dopo l'annuncio delle nuove misure da parte del presidente del Consiglio, la sensazione dell'ospite di Myrta Merlino è che siano state disposte misure blande rispetto a quelle che erano preannunciate. Tuttavia, non manca chi prevede che nelle prossime settimane si possa assistere ad un deciso inasprimento delle misure, qualora non dovesse profilarsi un abbassamento o una decisa frenata della curva dei contagi, ormai in netta crescita da diversi giorni.
Dpcm: ci si aspettava che Conte annunciasse norme più severe
Non è un mistero che da diversi giorni veniva preannunciata la possibilità che il nuovo Dpcm contenesse regole più stringenti. Il fatto che la curva dei contagi avesse da qualche tempo superato la soglia dei diecimila contagi si immaginava potesse generare restrizioni più severe. Tra queste si iniziava a profilare l'ipotesi di un coprifuoco notturno, sul modello francese, per le zone più colpite dall'epidemia. Intanto i sindaci protestano perché il governo ha delegato loro la decisione di chiudere piazze e vie ove lo ritenessero opportuno.
L'aria che tira: la previsione di Cecchi Paone prevede novità a breve
Alessandro Cecchi Paone, nel corso de L'aria che tira, ha espresso chiaramente il sospetto che quanto deciso rappresenti una sorta di antipasto a quanto potrebbe avvenire tra non molto tempo.
"Abbiamo visto - ha detto - tanti Dpcm sanitari. Purtroppo, e i nostri esperti ce lo confermano, dal punto di vista dei contagi non inciderà".
"La mia impressione - ha detto Cecchi Paone - è che abbia voluto tendere una mano ad una parte della maggioranza, a Confindustria e Confcommercio. Abbia voluto forse illudere le opposizioni di una possibile apertura di dialogo".
Il Dpcm del 18 ottobre sarebbe - secondo Cecchi Paone - parte di un disegno più ampio per "prepararci piano piano a quello che succederà tra 15-20 giorni, quando ci sarà il vero Dpcm che bloccherà la curva dei contagi". E sulle possibili misure il giornalista ha previsto "come minimo - testualmente - il coprifuoco alla francese".