L'Italia rischia un nuovo lockdown? A sentire le dichiarazioni ufficiali provenienti dai membri del governo guidato da Giuseppe Conte sembrerebbe proprio di no. Ma questa eventualità non è assolutamente da scartare, vista la crescita esponenziale dei contagi da Coronavirus, arrivati a superare quota 5.700 nella giornata di sabato 10 ottobre. Per questo motivo, il governo giallorosso si appresta a varare un nuovo Dpcm. Previsto per la giornata di mercoledì, il documento potrebbe invece essere firmato dal presidente del Consiglio già lunedì. Stretta sulla movida, sugli orari dei locali e sugli sport amatoriali di gruppo come il calcetto.
Sono queste alcune delle norme che potrebbero essere inserite nel Dpcm. Intanto, il giornalista Nicola Porro si dice quasi certo che prima o poi si arriverà al lockdown.
Il nuovo Dpcm del governo per evitare il lockdown
Anche se il contenuto del nuovo Dpcm anti lockdown ufficialmente è ancora sconosciuto, sugli organi di stampa sono già trapelate diverse indiscrezioni. Il Corriere della Sera, ad esempio, elenca le possibili novità. Stretta sulle feste private ma anche sui banchetti, ai quali non potranno partecipare più di 30 persone. Divieto di sostare in piedi davanti ai locali pubblici a partire dalle 9 di sera. Chiusura di bar e ristoranti a mezzanotte. Stop a tutti gli sport di contatto a livello amatoriale, come ad esempio il calcetto.
Maggiori controlli sui mezzi pubblici per far rispettare il distanziamento. Conferma dello smart working per diverse categorie di lavoratori. Rendere più rapido, infine, il sistema dei tamponi e ridurre il periodo di quarantena a 10 giorni.
Nicola Porro attacca Galli e Capua
Misure annunciate che non convincono Nicola Porro del fatto che un nuovo lockdown non ci sarà.
Dopo giorni di polemiche con Massimo Galli, in apertura della sua rassegna stampa di domenica 11 ottobre il giornalista insiste. Parlando dei contagi, Porro bolla il professore milanese come un "poveraccio" perché si sarebbe contraddetto sulla percentuale di positivi al coronavirus che risultano asintomatici o con pochi sintomi (circa il 94%).
Critiche vengono riservate anche alla collega di Galli, Ilaria Capua, accusata di avere un "atteggiamento giustizialista nei confronti del virus" e criticata per alcune sue raccomandazioni contro la diffusione del contagio, come quella di cercare di spostarsi il meno possibile.
Il giornalista teme il lockdown
"Stiamo andando lentamente, a piccoli passi come direbbe Baudelaire, all'inferno", commenta sconsolato Nicola Porro, il quale poi commenta le norme che dovrebbero entrare presto in vigore per evitare il ricorso al lockdown. "Nelle misure del governo ci sarà più smart working, chiusura dei ristoranti alle 24. Arriva il coprifuoco", esclama Porro che ricorda come gli organi di stampa prima abbiano "testato" e poi negato in ogni modo questa eventualità. Mentre ora "aumentano i numeri e poi arriva il coprifuoco". Secondo il giornalista, si tratta insomma di una "specie di copione già scritto".