Secondo Luigi De Magistris la situazione sanitaria di Napoli è drammatica in relazione all'emergenza Coronavirus. Il primo cittadino della città partenopea ha fornito la sua versione dei fatti da ospite della trasmissione di La 7 Tagadà. Una dichiarazione che fa rumore, poiché arriva nel momento in cui a livello nazionale la scelta di collocare la Campania in zona gialla fa quantomeno discutere. Soprattutto dopo che il governatore Vincenzo De Luca solo venti giorni fa aveva dichiarato la necessità di un lockdown per far reggere il sistema sanitario rispetto ad una crescita significativa dei contagiati.

Il presidente della Regione ora parla di "miracolo" rispetto alla capacità regionale di contenere gli effetti della seconda ondata. Un punto di vista non condiviso da De Magistris che manifesta sconcerto, spiega la necessità di avere dati che oggi il sindaco non ha e racconta che a Napoli può capitare che si muoia a 40 anni per mancanza di ambulanze per effetto della pressione sul sistema sanitario.

Tagadà, si parte dalla conferenza di De Luca

La Campania non è zona rossa. Le rilevazioni statistiche ed epidemiologiche fatte dagli esperti hanno risparmiato al territorio le limitazioni più estreme. De Luca ha parlato di "ennesimo miracolo", sottolineando come questo, a suo avviso, difficilmente sarà pubblicizzato dai media.

De Magistris, in diretta a Tagadà, si è rifiutato di commentare le parole di De Luca in un estratto della conferenza stampa di venerdì pomeriggio, per una correttezza legata all'impossibilità di giudicarla attraverso un piccolo frammento.

Questo, però, non gli ha tolto l'opportunità di fornire l suo punto di vista generale.

"Sono - ha detto - molto sconcertato. De Luca è la stessa persona che venti giorni fa annunciò l'imminente lockdown regionale. Io lo appresi assieme al Prefetto e ai vertici delle forze di polizia mentre facevamo un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica".

Quelle parole di De Luca generarono probabilmente le tensioni sociali che si videro la sera stessa.

"Scatenò - prosegue il Sindaco - il putiferio che sappiamo. Quella dichiarazione è rimasta priva di senso".

De Magistris spiega l'attuale situazione di Napoli

Nei giorni scorsi, inoltre, Walter Ricciardi aveva segnalato la necessità che il capoluogo della Campania finisse in lockdown dato che ci si contagiava semplicemente andando al bar o salendo sui mezzi pubblici. "Se - ha aggiunto De Magistris - il consulente del ministro dice che Napoli è zona rossa e quindi ci vorrebbero le restrizioni massime, come è che il Ministro adotta un decreto che dice che Napoli è zona gialla?".

Il Sindaco ha, inoltre, manifestato voglia di avere accesso a dati più specifici sulla situazione epidemiologica. "Insieme ai nostri concittadini - ha rivelato - vogliamo capire.

A differenza di chi fa questi monologhi in televisione, sto ogni giorno per strada e dico che la situazione a Napoli è drammatica".

"Se da un lato - ha proseguito De Magistris - ci dicono che la situazione è rassicurante sono sollevato. Poi vedo i dati empirici e vedo che gli ospedali sono allo stremo. Stanotte è morta una persona di quarant'anni perché l'ambulanza è arrivata. Non ci sono bombole d'ossigeno".

"Perchè - ha concluso - sta accadendo questo? Ci sono forse dei dati ufficiale della Regione che non corrispondono alla realtà fattuale in tempo reale della nostra città?".