La questione migranti continua a dividere la Politica italiana. Soprattutto dopo l’attentato di Nizza, compiuto da un cittadino di origine tunisina sbarcato come clandestino a Lampedusa e poi giunto in Francia poche ore prima di compiere la strage nella chiesa di Notre-Dame. Nella giornata di venerdì 6 novembre, il ministro dell’Interno italiano, Luciana Lamorgese, ha incontrato al Viminale il suo omologo transalpino Gerald Darmanin al quale ha promesso “aerei e navi per segnalare le partenze dalla Tunisia” dei cosiddetti barchini. Lamorgese ha annunciato anche la formazione di “brigate miste” italo-francesi allo scopo di controllare i confini.
Parole che la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, commenta così: “Potremmo anche dirlo con altre parole: blocco navale al largo delle coste africane”.
L’incontro tra Lamorgese e il collega francese per discutere di questione migranti
Come appena accennato, Luciana Lamorgese ha avuto un incontro ufficiale con il suo omologo francese Darmanin. Nel corso del colloquio, il nostro ministro dell’Interno ha promesso la messa a disposizione di mezzi aerei e navali italiani allo scopo di individuare e segnalare le partenze di migranti irregolari dalle coste della Tunisia. In questo modo, sarebbe poi la stessa Guardia costiera tunisina ad intervenire direttamente. Questo cambio di ritmo nella politica italiana sull’immigrazione si è reso necessario dopo l’allarme scattato in tutto il Vecchio continente a causa degli ultimi attentati terroristici.
Il piano del ministro per bloccare l’arrivo a Lampedusa di migranti economici
Lamorgese ha anche chiesto la collaborazione di tutta l’Unione europea nel “piano operativo” che il governo italiano guidato da Giuseppe Conte proporrà a quello tunisino. Necessario infatti, si legge sul quotidiano Repubblica, “interrompere il flusso di migranti economici che continua senza sosta verso Lampedusa”.
Secondo il ministro dell’Interno si tratta di un “piano che dovrebbe prevedere una collaborazione stretta con le autorità tunisine, dovrebbe essere previsto il posizionamento di assetti navali o aerei che possano avvertire le autorità tunisine di eventuali partenze da quei territori in modo che possano intervenire in autonomia nelle loro acque territoriali”.
Il commento di Giorgia Meloni: ‘Blocco navale’
Le dichiarazioni di Lamorgese sui migranti suscitano l’immediata critica di Giorgia Meloni. “E alla fine, dopo anni di propaganda immigrazionista - scrive su Facebook la leader di Fdi - a seguito dell’attentato di Nizza e della (giusta) irritazione francese ed europea, il Governo italiano si affanna a promettere un cambio di rotta sul controllo delle frontiere”. Meloni riporta le parole esatte del ministro dell’Interno e poi commenta sarcastica: “Sembra una buona idea, no? Potremmo anche dirlo con altre parole: “Blocco navale al largo delle coste africane, in accordo con le autorità locali, per fermare la partenza dei barconi”. L’esponente politica di destra teme che il nostro Paese possa essere “buttato fuori” dall’area Schengen, proprio perché non riesce a controllare i suoi confini.