La strada è ormai tracciata. Il 4 dicembre è sempre più vicino e il rincorrersi di indiscrezioni sembra aver ormai trovato una strada comune. Il prossimo Dpcm non avrà un sensibile allentamento delle restrizioni, anzi. Vincono le idee rigoriste ed il timore che i segnali positivi dalla curva del contagio possano essere vanificati da aperture e da messaggi di distensione. La guerra contro il virus è ancora aperta e non ci si può permettere passi falsi come quelli compiuti in estate. L'unica possibilità che ciascun territorio veda diminuire la quantità di divieti è che la situazione epidemiologica migliori e passi in "zona gialla".
Ma attenzione perché nella settimana di Natale anche per le zone con la più bassa soglia d'attenzione sono previste regole ad hoc.
Spostamenti a Natale fortemente limitati
Si, perché sembra che a partire dal 18 o dal 19 dicembre, saranno inserite regole precise. L'esempio lampante è quello rappresentato dalla mobilità interregionale. Stando al Dpcm in vigore e, probabilmente anche al prossimo, in regime di normalità, è possibile spostarsi da una regione gialla all'altra. Questo dovrebbe essere precluso nella settimana di Natale. L'idea è quella di non fare in modo che avvenga ciò che è accaduto in estate con otto milioni di persone in movimento.
Poche deroghe per chi si vuole muovere verso la famiglia in viste delle feste.
Potrà farlo chi ha la residenza nel luogo in cui si vuole recare o deve raggiungere il proprio domicilio. C'è attesa per capire se si potrà, ad esempio, raggiungere un parente che vive da solo. Le secondo case in fascia gialla potranno essere sicuramente raggiunte prima del blocco. Non potrà farlo chi vive in zona arancione e già adesso non può uscire dal proprio comune se non per motivi di lavoro o stringente necessità.
Dpcm dicembre: riaperture palestre, bar, ristoranti e scuole, il punto della situazione
Si va verso obbligo di quarantena per chi rientra dai paesi esteri con aperti gli impianti sciistici, ma si sta valutando se un eventuale protocollo comune a livello di regole europee, Per cui servirà ancora qualche giorno per capire cosa accadrà su questo fronte.
I negozi saranno operativi fino alle ore 21 e i centri commerciali potranno restare aperti nel fine settimana. Nessuna deroga per il coprifuoco. A Natale si sta addirittura pensando di anticipare la messa. Il divieto di circolazione scatterà alle 22 e finirà alle ore 6. Niente deroghe per la notte di Natale e di San Silvestro.
Per i ristoratori l'unica possibilità di esercitare l'attività in loco è che la propria regione diventi o resti gialla. Non ci saranno aperture serali e si potrà operare solo fino alle 18. Dovranno sicuramente restare chiusi il giorno di Natale e Santo Stefano, probabile estensione della misura per il giorno di Capodanno. In zona arancione o rossa si può lavorare solo con asporto o consegna a domicilio.
Emergono indiscrezioni secondo cui le palestre potranno riaprire solo quando tutto il Paese sarà in fascia gialla e la curva dei contagi sarà al minimo. Le scuole superiori resteranno chiuse fino al 7 gennaio. Nelle zone arancioni aperte le medie, mentre in quelle rosse si farà didattica in presenza solo dalla prima media in giù. Occorre ricordare che alle ordinanze statali possono seguire quelle regionali.
Riguardo alle norme da seguire per cenoni e pranzi casalinghi, lo Stato non può dettare regole per motivi costituzionali. Arriveranno probabilmente forti raccomandazioni per i cittadini. Si parla dell'invito a non essere più di sei o otto, trovando il modo di tutelare anziani e persone con possibili fragilità.