Nelle scorse ore Laura Boldrini ha annunciato di aver intrapreso un'azione legale contro Matteo Salvini. La deputata dem, da quanto si apprende, lo ha denunciato in quanto ritiene che l'ex ministro dell'Interno abbia messo in atto nei suoi confronti una campagna d'odio nel corso degli ultimi anni. Il leader della Lega si è limitato a replicare sui social: "Sempre e comunque: #colpadisalvini".
Salvini replica a Boldrini
Oggi, martedì 8 dicembre, festa dell'Immacolata, diversi quotidiani locali hanno annunciato che Laura Boldrini ha avviato, presso il tribunale di Milano, una causa civile contro Matteo Salvini.
Il leghista non ha commentato, ma si è limitato a pubblicare un laconico post sui suoi canali social. "Davvero una priorità per il Paese!", ha scritto inserendo "l'emoji che ruota gli occhi" (che, solitamente, viene utilizzato per indicare una situazione, o una persona, fastidiosa o noiosa). Poi, ha concluso: "Anche nei giorni di festa, sempre e comunque colpa mia".
Il post è stato completato da un post con un accigliato primo piano di Laura Boldrini, contenente un virgolettato firmato. "Chiedo i danni a Salvini - si legge - Campagna d'odio contro di me". La locandina, realizzata dalla pagina sociale "Lega Salvini Premier" ha anche un claim a caratteri cubitali riportato su sfondo giallo recitante: "Le priorità del Pd".
Laura Boldrini ha intrapreso un'azione legale contro Salvini
Laura Boldrini, in un'intervista al Corriere della Sera ha annunciato di aver denunciato Matteo Salvini per aver strumentalizzato la sua persona. La deputata eletta in Liberi e Uguali e attualmente fra le file del Pd, ha spiegato che, negli ultimi anni, il leader della Lega avrebbe organizzato, contro di lei, una campagna d'odio senza precedenti: duratura, massiccia e dai toni virulenti.
Secondo l'ex Presidente della Camera, il leader della Lega, avrebbe associato di proposito il suo nome "ai crimini commessi dai migranti" attribuendole, di fatto, "la responsabilità per quelle azioni delinquenziali". "Salvini e la Lega - ha attaccato - inventando una narrazione distorta relativa al mio pensiero sull'immigrazione, hanno sostenuto che volevo l'invasione degli immigrati e la sostituzione etnica".
La "macchina di fango" si sarebbe messa in moto nel 2013 (anno in cui è stata eletta alla presidenza della Camera) e la Lega di Salvini si presentava come "un partito in frantumi": per risollevarne le sorti, sempre secondo Boldrini, il leader leghista decise di prendersela con i migranti. Tuttavia, per realizzare un suo intento, necessitava anche di un "capro espiatorio politico". Proprio in quel particolare frangente, ha precisato la ex terza carica dello Stato, sarebbe nato lo slogan "risorse boldriniane" che ancora oggi la perseguita.