Solo pochi giorni fa, il Movimento 5 stelle sulla piattaforma Rousseau ha chiesto ai suoi iscritti di esprimere la fiducia o meno al governo Draghi, in cui aveva vinto il sì con il 59,3%. Alcuni senatori da subito hanno manifestato il loro dissenso e nonostante la maggior parte dei registrati abbia deliberato a favore del nuovo premier, mercoledì 15 senatori del movimento hanno votato contro. Il capo politico dei 5 stelle Vito Crimi è subito intervenuto con l'espulsione dei dissidenti: tra i nomi figurano personaggi illustri del Movimento come Barbara Lezzi e Nicola Morra.

Lezzi e Morra espulsi dal Movimento

Dopo la votazione al Senato per confermare o meno la fiducia al governo Draghi, è emerso che 15 senatori del Movimento 5 stelle hanno votato a sfavore dell'esecutivo. Crimi ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo ha comunicato l'espulsione dei 15 senatori eletti a Palazzo Madama. Non faranno più parte del gruppo parlamentare del M5S al Senato poiché votando contro non si sono attenuti alle indicazioni degli iscritti. Tra gli esclusi figurano nomi importanti come Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia e Barbara Lezzi ex ministra per il sud che già ha annunciato che si candiderà a far parte del comitato direttivo del M5S, ma è arrivato subito lo stop.

Movimento 5 Stelle scissione tra espulsi e sanzioni

L'iniziativa di far parte dell'esecutivo Draghi ha scatenato malumori all'interno del movimento. Nei giorni scorsi lo stesso Di Battista, dopo il voto su Rousseau, ha detto che non avrebbe più parlato a nome del M5S. Gli animi si sono scaldati dopo che Draghi ha letto la formazione del nuovo governo.

Il pensiero di tornare a governare con Forza Italia e Lega ha condizionato alcuni senatori a non votare la fiducia. Al voto al Senato alla fiducia Draghi ha ottenuto 40 voti negativi, tra questi 15 sono stati espressi dai 5 Stelle. Crimi è subito corso ai ripari annunciando che i dissidenti sarebbero stati espulsi dal Movimento perché di fatto è come se si fossero messi all'opposizione.

Chi invece non si è presentato in aula per la votazione sarà sanzionato.

Le reazioni dei 15 senatori espulsi

Nicola Morra subito dopo aver appreso la notizia della sua espulsione è apparso molto scosso. Il senatore 5 stelle Elio Lannutti ha fatto sapere che gli estromessi faranno ricorso, mentre Barbara Lezzi andrà all'opposizione per rappresentare il parere contrario di quel 41% che sulla piattaforma Rousseau ha votato contro l'esecutivo Draghi. Difatti alcuni espulsi stanno valutando l'ipotesi di chiedere un risarcimento per danno d'immagine. Secondo il fondatore del movimento Beppe Grillo la strada giusta da prendere è quella dell'unità e il patto verde, per Crimi il voto al Senato delinea la maggioranza che sostiene l'esecutivo, chi non è dentro è fuori.