Ivan Scalfarotto giustifica Matteo Renzi per la recente conferenza tenuta in Arabia Saudita. L’esponente di Italia viva, da poco dimessosi dal ruolo di sottosegretario agli Esteri, è ospite di Agorà su Rai 3 nella giornata di martedì 2 febbraio. La maggior parte dell’intervista della conduttrice Luisella Costamagna verte ovviamente sulla crisi di governo ancora in corso. Ma è una domanda della collega di Sky, Maria Latella, presente in studio, a scatenare la bagarre tra i tre.

La domanda di Latella a Scalfarotto: ‘Imbarazzato da battuta di Renzi su costo del lavoro?’

Durante l’intervista di Scalfarotto ad Agorà, Maria Latella domanda all’esponente renziano se sia rimasto imbarazzato dal fatto che Renzi, “mentre era ospite del principe in Arabia Saudita”, abbia “ammesso di essere invidioso per il costo del lavoro” esistente in quel Paese, “che come si sa è un costo del lavoro applicato agli stranieri molto prossimo a delle tariffe non comprensibili ad un occhio occidentale”, chiosa la giornalista. Latella ricorda anche a Scalfarotto di essere sempre stato un “aperto sostenitore dei diritti delle minoranze, dei gay e delle donne”, per questo gli chiede se “da sottosegretario agli Esteri sarebbe mai andato” al convegno a cui ha partecipato il suo leader, “non come ospite ma retribuito”.

La giornalista insiste: ‘Le ho fatto un’altra domanda’

Dopo questa lunga domanda, Ivan Scalfarotto cerca di esporre il suo punto di vista. Giudica un “grosso problema” quello del costo del lavoro in Italia, cercando di evitare di rispondere direttamente alla domanda di Latella. Ma la giornalista, spalleggiata anche dalla collega Costamagna, protesta: “Le ho fatto un’altra domanda, le ho chiesto che cosa pensava di quella battuta (di Renzi ndr) sul costo del lavoro in Arabia Saudita”.

A quel punto, Scalfarotto replica negando decisamente che Renzi voglia proporre di assumere persone “quasi in stato di schiavitù” nel nostro Paese. Poi, accusa “le persone presenti in questo studio” di voler “banalizzare” la questione.

Scalfarotto difende Renzi

Ma Latella non molla. “L’altra parte della domanda, quella sui diritti, non la avrebbe imbarazzato essere ospite retribuito dell’Arabia Saudita?”, ribatte decisa pretendendo risposte precise.

Scalfarotto ricorda allora di essersi recato in Iran, dove è nota l’avversione per le persone omosessuali. “Ma come ospite o come uomo di Stato?”, insiste però Latella. Lui però non recede dalla sua posizione, rivendicando il fatto che a volte sia necessario e utile anche “stringere la mano di chi condanna a morte gli omosessuali” perché, rivendica, “anche loro sono stati costretti a stringere la mia mano”. Scalfarotto cita anche Luigi Di Maio che, da ministro degli Esteri, è andato in Arabia Saudita ai primi di gennaio. Ma stavolta è Costamagna a contestarlo. Allora il renziano sbotta: “Guardi, un ex presidente del Consiglio italiano che va a tenere una conferenza in un altro Paese secondo me è un grande onore ed è comunque politica estera”.