Aumentano le tensioni tra Francia e Regno Unito in merito al dossier sui migranti. La causa scatenante sarebbe stata la decisione del ministro del Interno francese, Gérald Darmanin, di annullare l’incontro con la sua collega, Priti Patel, previsto domenica 28 novembre a Calais. La scelta del ministro francese di cancellare l'incontro è stata presa in risposta alla lettera di Boris Johnson (pubblicata su Twitter da quest'ultimo) in cui si è richiesto il rimpatrio dei migranti che hanno attraversato la Manica.

La lettera del Primo ministro inglese Boris Johnson al Presidente Macron

In una lettera a Macron, il Primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, ha proposto di lavorare istantaneamente su un accordo bilaterale per organizzare i rimpatri dei migranti. Johnson ha richiesto che tutti i migranti, che attraversano la Manica illegalmente, siano “restituiti” alla Francia e all’Unione Europea. Questo è uno dei cinque punti proposti dal Primo Ministro inglese in seguito alla morte di almeno 31 persone in un naufragio nei pressi di Calais. A sostegno della sua richiesta il Primo ministro inglese ha affermato che: “Se coloro che raggiungono questo Paese venissero rapidamente rimpatriati, l'incentivo per le persone a mettere la propria vita nelle mani dei trafficanti si ridurrebbe notevolmente".

Successivamente, ha aggiunto di voler collaborare maggiormente con la polizia francese attraverso pattuglie congiunte, sorveglianza aerea e l’intelligence per impedire alle barche di lasciare le spiagge francesi.

Il cordoglio francese espresso da Macron difronte alla strage

Da Zagabria, prima di recarsi al Quirinale, il Presidente Macron ha espresso il cordoglio della nazione francese difronte a “Quelle donne e quegli uomini che hanno perso la vita in mare per fuggire la miseria”, aggiungendo successivamente: “Faremo di tutto per rintracciare e condannare i responsabili che sfruttano la miseria e la sofferenza”.

A seguito della decisone di Darmanin, Grant Shapps, Segretario di Stato per i trasporti del Regno Unito, ha dichiarato che è sia negli interessi del Regno Unito, sia negli interessi della Francia che quest’ultimi riconsiderino la decisione di annullare l’incontro.

Difatti, in un primo momento i due leader concordavano "Sull’urgente necessità di aumentare gli sforzi congiunti per impedire gli attraversamenti e fare tutto il possibile per fermare i trafficanti che mettono a rischio la vita”

La politica del ‘omissione di soccorso’ del Regno Unito

Dopo incontro bilaterale dell’8 settembre che la Border Force è stata incaricata di rispedire le imbarcazioni dei profughi verso le coste francesi.

Stando a quanto riportato dal Guardian Priti Patel ha dichiarato che anche se l’imbarcazione si trovasse in zona SAR (Search and Rescue), ovvero aree circoscritte dove vi è l’obbligo di salvataggio e di assistenza ai malcapitati, le forze di Londra avranno il compito di allontanare i migranti.