Saranno solo 200 i parlamentari che potranno avere accesso, contemporaneamente, all'Aula di Montecitorio, in occasione delle votazioni per il Presidente della Repubblica del 24 gennaio prossimo.

Ogni gruppo parlamentare dovrà decidere quindi, in relazione alla sua consistenza, chi potrà essere presente.

Nelle tribune potranno avere accesso 106 grandi elettori e delegati regionali, senza limiti per gruppo; 50 alla volta i parlamentari ammessi, in ordine alfabetico, durante le procedure di voto.

Per l'accesso sarà sufficiente il green-pass base. Stabilita anche la copertura del cortile di Montecitorio così da ottenere uno spazio ulteriore, rispetto al Transatlantico.

Sono queste, dunque, le disposizioni stabilite dai capigruppo dei partiti, insieme ai questori della Camera Francesco D'Uva, Gregorio Fontana e Edmondo Cirielli, durante la conferenza a Montecitorio. Si inizierà il 24 gennaio, con una elezione al giorno: i 50 votanti ammessi avranno una decina di minuti per esprimersi e lasciare il posto ai successivi 50. In totale, tra le fasi di voto e quelle di spoglio sono state previste 4 ore e 30 minuti.

L'elaborazione di un sistema di norme anti-covid19 si è resa necessaria per evitare la formazione di assembramenti tra gli elettori e permettere un'elezione del Colle in sicurezza.

Le regole per il giuramento del Presidente della Repubblica

Regole stringenti arrivano anche per la cerimonia di giuramento del nuovo Capo dello Stato: in questo caso, tutti i 1009 Grandi elettori (e non solo 200) potranno essere presenti in Aula ma avranno l'obbligo di sottoporsi ad un tampone.

Come spiegato nella presentazione dei regolamenti, si tratterà di un test di 'terza generazione' che sarà effettuato, la mattina stessa, nelle aula del Senato e della Camera.

A parlare in aula sarà solo il nuovo Presidente. La cerimonia, inoltre, non dovrebbe protrarsi per più di un'ora, così da evitare un assembramento per lungo tempo in un'aula al chiuso.

Cabine speciali per le votazioni segrete

Se gran parte delle regole adottate, compreso l'obbligo di utilizzo della mascherina Ffp2, risultavano abbastanza prevedibili, la vera novità di queste elezioni saranno i "catafalchi anti-coronavirus"; le nuove cabine non avranno tendine in feltro ma resteranno aperte, saranno anche più alte e più larghe.

I Grandi elettori depositeranno poi la loro scheda con il nome del candidato in una cesta di vimini con raso verde.

Fonti di Montecitorio assicurano che queste modalità garantiranno la sicurezza sanitaria ma anche la segretezza del voto.

Il nodo 'elettori positivi'

La disposizione che prevedere l'ingresso con greenpass semplice, ha suscitato dure reazioni da parte di alcuni gruppi parlamentari;

Fratelli d'Italia ha chiesto al Presidente della Camera, Roberto Fico, di prevedere una deroga per consentire anche ai positivi al covid la possibilità di votare: "la loro assenza forzata non può giustificarne l'esclusione dal voto"; alla richiesta si sono uniti anche Forza Italia e la Lega.