La NATO (North Atlantic Treaty Organization) è un'organizzazione internazionale che punta alla cooperazione e la difesa reciproca degli Stati membri. Con l’invasione russa e l’inizio della guerra in Ucraina, l’alleanza atlantica è tornata al centro del dibattito mondiale, dopo anni di declino e accuse di inutilità da parte dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

La sede è a Bruxelles e l’attuale segretario generale è il norvegese Jens Stoltenberg. Il Patto Atlantico è il trattato con cui la NATO è stata istituita e venne firmato il 4 aprile 1949 a Washington. Al momento sono 30 gli Stati che ne fanno parte, ma proprio gli ulteriori allargamenti previsti in un futuro prossimo sono una delle cause della crisi Russia-Ucraina, ormai diventata una guerra di invasione, avviata deliberatamente dal leader del Cremlino Vladimir Putin.

Mosca afferma, infatti, che un’eventuale adesione di Kiev metta in serio pericolo la propria sicurezza.

Perché si è costituita la NATO?

In estrema sintesi, si tratta di un'alleanza politico-militare in cui i Paesi membri si impegnano a collaborare per risolvere pacificamente le crisi internazionali. Inoltre, qualora la via della diplomazia dovesse fallire, i membri si impegnano a contribuire con risorse ed eserciti per intraprendere missioni militari volte alla risoluzione di eventuali minacce.

Negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, il mondo si trovava diviso in due "blocchi" condizionati dalle due grandi potenze vincitrici del conflitto: quello occidentale aveva come guida gli Stati Uniti, quello orientale invece viveva sotto il controllo dell'Unione Sovietica. I due "blocchi" temevano che prima o poi qualcuno avrebbe attaccato l'altro e in alcuni casi si è sfiorato lo scontro e la minaccia nucleare, come nella crisi cubana della Baia dei Porci nel 1961, quando gli Stati Uniti provarono a rovesciare il regime di Fidel Castro.

Fu così che il 4 aprile 1949 le principali nazioni occidentali firmarono a Washington il Trattato del Nord Atlantico - conosciuto anche come "Carta Atlantica" o "Patto Atlantico" - un'alleanza politica e militare che, sotto la tutela degli Stati Uniti, creava un fronte compatto contro le eventuali aggressioni di nemici stranieri.

Quali sono i Paese membri della NATO?

I Paesi fondatori erano 12: Stati Uniti, Francia, Italia, Regno Unito, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Canada, Portogallo, Islanda, Lussemburgo e Norvegia. In risposta, un accordo simile è stato successivamente stipulato tra i Paesi ad influenza sovietica nel 1955, ovvero il Patto di Varsavia.

L'articolo 10 del Trattato del Nord Atlantico spiega come nuovi Stati possano entrare a far parte della Nato. I membri possono invitare “previo consenso unanime" qualsiasi altro Stato europeo. Dunque sono possibili veti. È il caso della Turchia che blocca l’ingresso di Cipro a causa delle dispute esistenti da decenni tra i due Paesi: nello specifico in seguito all’invasione turca di Cipro Nord, avvenuta nel 1974.

Negli anni ’50, ai membri fondatori si unirono Grecia, Turchia e Germania (inizialmente solo Ovest), nel 1982 entrò la Spagna mentre nel 1997 furono invitati 3 Paesi dell’ex blocco comunista: Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca. Nel 2004 si è completato il processo di adesione di altri 7 Paesi, in passato dall’altro lato della “cortina di ferro”: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia. Due anni dopo sono entrate nella NATO anche Albania e Croazia. Gli ultimi ingressi sono stati nel 2017 il Montenegro e nel 2020 la Macedonia del Nord.

Perché serve la NATO?

La Nato, la cui centrale è a Bruxelles a pochi chilometri dalle sedi comunitarie, oggi conta 30 membri e coopera attivamente con l’Unione Europea nello sviluppo delle politiche europee - e internazionali - perseguendo tre principi chiave: deterrenza, gestione delle crisi e sicurezza cooperativa.

L'Alleanza dunque si occupa di mantenere la sicurezza e la stabilità dei Paesi che ne fanno parte: se uno Stato membro viene attaccato, gli alleati reagiscono, in base all’articolo 5 del Trattato costitutivo. Il concetto di base dell’alleanza è quello della "difesa collettiva” contro un attacco armato “contro una o più di esse”. Insomma, un’azione militare dell’Unione Sovietica, oggi diremmo della Russia, avrebbe trovato pronta una reazione collettiva. Il fondamento dell’articolo 5 è basato sul diritto all'autodifesa sancito dall'articolo 51 della carta dell'Onu, ovvero decidere le azioni che ritiene necessarie a "ristabilire e mantenere la sicurezza", compreso "l'uso delle forze armate".

Ad esso ora si accompagna anche l'articolo 24 del "Nuovo concetto strategico" della Nato, adottato a Washington nel 1999.

Secondo l'articolo 24, si possono considerare rischi per la sicurezza anche "atti di terrorismo, sabotaggio e crimine organizzato, e la interruzione del flusso di risorse vitali".

Un altro passaggio essenziale del trattato è l'articolo 4 che recita: “Le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata”. Questo è l’articolo a cui fanno riferimento quegli Stati, come Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, che si sentono in pericolo davanti alla strategia aggressiva di Mosca. La Nato potrebbe intervenire a difesa dell’Ucraina non in quanto membro dell’Alleanza, ma perché segnale di un pericolo allargato ad altri Paesi integrati nel Patto.

L’Ucraina è nella Nato?

No, al momento l’Ucraina non fa parte dell’Alleanza Atlantica, anche se la procedura di ingresso è avviata. I prossimi Paesi in cui è attivo meccanismo di adesione sono Bosnia-Erzegovina, Georgia e proprio l’Ucraina. Con la Serbia è in corso dal 2008 un meccanismo di pre-adesione chiamato Dialogo intensificato o Intensified Dialogue. Anche l’Ucraina dal 2005 ha intrapreso questo dialogo e nel 2021 ha ottenuto il MAP, approvato in Parlamento nel gennaio 2022. In passato la Russia aveva già mostrato varie volte irritazione per gli ampliamenti della NATO, ma mai come nel caso dell’ipotesi che Kiev entrasse nell’Alleanza. In questo caso, la sindrome di accerchiamento di Mosca si è convertita in una invasione dell’Ucraina, un pesante stravolgimento dello status quo mondiale e un ritorno della minaccia atomica.

Quanti sono i soldati della NATO?

Il grosso del sistema di difesa è la Nato Response Force, che conta su 40 mila soldati in grado di spostarsi con rapidità da un luogo all’altro. Tra queste l’esercito d'élite è la Very High Readiness Joint Task Force, formata da cinquemila soldati, in grado di essere operativa in appena 72 ore. Ai soldati Nato si aggiungono i militari statunitensi di stanza in Europa, che sono circa 74 mila, di cui 12 mila ospitati in Italia.