Dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni sugli insegnanti con la tessera del sindacato Cgil, la FLC le risponde attraverso una nota stampa.

Qualche giorno fa erano arrivate del dichiarazioni contro la CGIL da parte di Giorgia Meloni durante un suo comizio a Catania: la leader di Fratelli d'Italia aveva affermato di sognare una Nazione in cui un ottimo docente potesse dirsi tale anche se non fosse in possesso della tessera del sindacato di Landini.

La Flc Cgil e Calenda rispondono alla Meloni

Non si sono fatte attendere le risposte sia di Carlo Calenda, leader di Azione, che della FLC CGIL, la federazione del sindacato che si occupa del mondo della scuola.

Carlo Calenda, con la stessa ‘verve’ della Meloni, le risponde a tono dichiarando pubblicamente di sognare anche lui un paese dove non vengano insultati gli insegnanti. Lo stesso leader di Azione continua con ironia il suo auspicio, prospettando un paese in cui si discuta di Scuola, con la massima libertà, considerando l’istruzione come uno dei capisaldi della Repubblica Italiana. “Un paese dove i cittadini non vengano divisi in buoni e cattivi e rossi e neri”, conclude Carlo Calenda.

Il comunicato ufficiale della Flc Cgil: 'Libertà di iscrizione a qualunque sindacato, principi fondamentali della Costituzione'

Questa, in sintesi, la dichiarazione della FLC CGIL in un comunicato stampa diramato in queste ore sui principali organi di informazione nazionali e sul sito istituzionale dello stesso sindacato:

"L’onorevole Meloni, dichiarando di sognare un Paese nel quale per essere un buon docente non si deve per forza avere la tessera dalla Cgil, ha di fatto insultato, contemporaneamente, gli iscritti alla Cgil e tutto il personale che lavora nella scuola italiana".

"Ricordiamo all’onorevole Meloni - scrive la FLC CGIL - che libertà di insegnamento e la libertà di iscrizione a qualsiasi sindacato sono principi fondamentali della Costituzione italiana". Non a caso - e questo pare essere il passaggio più forte - libertà nata giusto appunto dalla lotta contro il fascismo che aveva cancellato.

La nota stampa del sindacato della scuola della CGIL conclude chiedendo all’onorevole Meloni di spiegare meglio qual è la sua idea di scuola, su cosa intenda fare per il sistema di istruzione nazionale e come intende affrontarne le tante criticità presenti, ovvero organici insufficienti, salari bassi del personale, il problema del precariato e, infine il tempo scuola.