Il mondo delle notizie è complesso e le storie, così come le foto false spesso vengono ampiamente condivise sui social media. Il team editoriale di Blasting News individua ogni settimana le bufale più popolari e le informazioni fuorvianti per aiutarti a distinguere il vero dal falso. Ecco le Fake News più condivise di questa settimana.
Il video dei soldati americani che escono da un aereo non è stato registrato in Israele questo ottobre
Affermazione falsa: gli utenti dei social media di tutto il mondo hanno condiviso un video di membri dell'esercito americano in uniforme che scendono da un aereo di notte, insieme all'affermazione che le immagini mostrano i Marines statunitensi che arrivano in Israele nell'ottobre 2023, nel corso della guerra tra Israele e Hamas.
Verità:
- Una ricerca per immagini mostra che il video condiviso sui social media è stato originariamente pubblicato sul sito web di distribuzione dei media del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti il 27 giugno 2022.
- La didascalia del video indica che il filmato mostra i soldati della 101esima Divisione aviotrasportata (Assalto aereo) che arrivano alla base aerea Mihail Kogălniceanu in Romania come parte di una missione per "rafforzare il fianco orientale della NATO e impegnarsi in esercitazioni multinazionali con i partner in tutta Europa per rassicurare gli alleati e scoraggiare ulteriori aggressioni russe".
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Questo video non mostra dei palestinesi che fingono di essere morti
Affermazione falsa: gli utenti dei social media di tutto il mondo hanno condiviso un video che mostra dei corpi coperti da lenzuola bianche.
Durante il filmato, uno dei corpi si muove. Secondo i post, le immagini sono state registrate a Gaza e sono la prova che i palestinesi fingono di essere morti durante la guerra tra Israele e Hamas.
Verità:
- Una ricerca per immagini dimostra che il video condiviso sui social media è stato originariamente pubblicato il 28 ottobre 2013 sulla pagina YouTube dell'emittente egiziana El Badil.
- Una traduzione della didascalia del video in arabo indica che la clip è stata registrata durante una manifestazione degli studenti dell'Università Al-Azhar del Cairo a sostegno del governo di Mohamed Morsi, estromesso dall'esercito tre mesi prima.
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L’Ucraina non ha emesso un francobollo per onorare un veterano della Seconda guerra mondiale che aveva combattuto in una divisione nazista
Affermazione falsa: gli utenti dei social media di tutto il mondo hanno condiviso la notizia secondo cui il servizio postale ucraino avrebbe emesso un francobollo commemorativo con il volto di Yaroslav Hunko, 98 anni, che faceva parte di una divisione dell'esercito nazista formata da volontari ucraini durante la Seconda guerra mondiale.
I post includono una presunta immagine del francobollo, con un codice a barre nell'angolo in alto a destra e la frase "Gli eroi non muoiono".
Verità:
- Una ricerca sul sito barcodelookup.com utilizzando il codice a barre che compare nell'immagine condivisa nei post virali indica un francobollo diverso, lanciato nell'agosto 2022 e denominato "Libero. Indistruttibile. Imbattibile".
- Lo stesso francobollo si trova sul sito web del servizio postale ucraino, Ukrposhta, e non fa alcun riferimento a Yaroslav Hunka.
- Una ricerca del nome di Yaroslav Hunka sul sito web dell'Ukrposhta non riporta alcuna traccia di un francobollo in onore del veterano della Seconda Guerra Mondiale.
- La notizia falsa ha iniziato a circolare sul web dopo che il parlamento canadese ha onorato Hunka a settembre, durante una visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La polemica ha costretto lo speaker del Parlamento Anthony Rota e il Primo Ministro canadese Justin Trudeau a scusarsi.
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I tribunali francesi non considerano a rischio suicidio le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID-19
Affermazione falsa: gli utenti dei social media brasiliani hanno condiviso un video in cui un uomo sostiene che i tribunali francesi considerano le persone che hanno ricevuto il vaccino COVID-19 come “a rischio suicidio” per aver scelto di partecipare a un "esperimento medico".
Nella clip l'uomo sostiene anche che le compagnie di assicurazione sulla vita francesi stanno negando i pagamenti ai beneficiari di persone vaccinate contro il COVID che sono morte, e che lo stesso sta iniziando ad accadere negli Stati Uniti.
Verità:
- Una ricerca per immagini rivela che il video condiviso sui social media è stato originariamente pubblicato il 14 marzo 2022 sul sito web di America's Frontline Doctors, un'organizzazione americana di destra nota per la diffusione di disinformazione sulla pandemia. Secondo la didascalia del video, l'uomo che appare nelle immagini è il dermatologo Peterson Pierre.
- L’associazione America's Frontline Doctors indica come fonte delle informazioni contenute nel video un articolo pubblicato il 14 gennaio 2022 sul sito Athens News, che a sua volta attribuisce le informazioni al sito tedesco Unser Mitteleuropa. Nessuno di loro, tuttavia, fornisce dettagli su quando e come sia avvenuta la presunta decisione dei tribunali francesi.
- In una dichiarazione rilasciata all'agenzia francese di fact-checking 20 Minutes Fake Off nel gennaio 2022, quando la stessa affermazione è stata condivisa nel Paese, la Federazione francese delle assicurazioni (FFA) ha informato che l'affermazione virale era falsa e che "i contratti di assicurazione non prevedono esclusioni relative alle conseguenze della vaccinazione".
- Per quanto riguarda l'affermazione che lo stesso stava iniziando a verificarsi negli Stati Uniti, l'American Council of Life Insurers (ACLI), che rappresenta 280 compagnie di assicurazione sulla vita negli Stati Uniti, ha rilasciato la seguente dichiarazione su Twitter nel marzo 2022: "Gli assicuratori sulla vita sono tenuti per legge a pagare i sinistri alla morte dell'assicurato, indipendentemente dalla causa. Le eccezioni sono estremamente limitate e non includono l'uso di un farmaco sperimentale. Ma non fatevi illusioni: il vaccino Covid non è sperimentale. Gli assicuratori vita americani non considerano se un assicurato ha ricevuto o meno il vaccino Covid quando decidono di pagare un sinistro".
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L’aeroporto si Salisburgo non ha un contatore per tutte le persone che volevano andare in Australia e sono finite in Austria per sbaglio
Affermazione falsa: gli utenti dei social media di tutto il mondo hanno condiviso l'affermazione secondo cui l'aeroporto di Salisburgo, il secondo più grande dell'Austria, ha un help desk per i passeggeri che sono atterrati per sbaglio nel Paese e che in realtà intendevano volare in Australia.
Alcuni dei post sono accompagnati dall'immagine di un grande cartello che recita: "Spiacenti, questa è l'Austria e non l'Australia! Avete bisogno di aiuto? Per favore, premete il pulsante".
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Verità:
- In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale il 30 ottobre, l'aeroporto di Salisburgo ha informato che sia lo sportello che il pulsante menzionati nei post sui social media non esistono.
- Secondo l'aeroporto, l'immagine condivisa nei post è in realtà una pubblicità di Commend International, un'azienda austriaca di tecnologie di comunicazione e sicurezza.