Donald Trump torna alla Casa Bianca. Dopo una campagna elettorale divisiva e combattuta fino all’ultimo, il tycoon ha conquistato i 270 grandi elettori necessari per diventare il 47esimo presidente degli Stati Uniti, riscrivendo una volta di più la storia della politica americana. Con i suoi 78 anni, Trump diventa il più anziano presidente a insediarsi al potere e il primo a entrare in carica con una condanna penale, un dettaglio inedito che ha inevitabilmente segnato la corsa presidenziale. "Fermerò le guerre, sarà l’età dell’oro", ha dichiarato Trump nel discorso di ringraziamento ai suoi sostenitori.

L'identikit dell'elettore di Trump

Da notare come per la seconda volta, come le elezioni del 2016, i sondaggi hanno sottostimato Trump e sottovalutato la forza del suo populismo. Secondo alcuni analisti sintomo di come una certa percentuale di elettori si vergogni di dichiarare di votare per il Tycoon. La maggioranza dei votanti di Donald Trump è composta da maschi bianchi e non laureati ma il nuovo presidente degli Stati Uniti ha aumentato consensi anche tra i latinos, che in totale sono andati a Harris, e tra i giovanissimi, visto il successo tra i componenti maschili della generazione Z.

Telefonata con Netanyahu: "Lavoreremo insieme contro la minaccia iraniana"

Uno dei primi leader mondiali a congratularsi con Trump è stato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.

La conversazione tra i due, secondo quanto riportato dall’ufficio del premier israeliano, è stata “cordiale”. I due leader hanno espresso reciproca stima e confermato la volontà di lavorare a stretto contatto per rafforzare la sicurezza di Israele. In cima all’agenda della discussione anche l’Iran, definito una minaccia comune che Netanyahu e Trump sembrano intenzionati a fronteggiare in modo compatto.

L’approccio verso Teheran è un capitolo cruciale del programma di Trump, che fin dalla sua prima presidenza si è impegnato a limitare l’influenza iraniana nel Medio Oriente, sia attraverso sanzioni che tramite politiche di dissuasione. La rinnovata sintonia con Israele non farà che rendere più incisive le strategie future degli Stati Uniti nella regione.

Un ritorno controverso e senza precedenti

Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, gli Stati Uniti si preparano a un periodo di profondo cambiamento. Tuttavia, il suo profilo unico – uomo d’affari, ex presidente e ora leader politico condannato – porta con sé numerose controversie. L’opinione pubblica e la politica americana si trovano ancora divise di fronte a una figura che continua a suscitare forti reazioni da ambo le parti.