Nella serata di giovedì 4 febbraio, intorno alle ore 20, nella periferia est di Roma, un residente non ha creduto ai propri occhi quando si è trovato dinanzi ad una scena orribile: un cagnolino era appeso, senza vita, ad un albero, impiccato con il suo stesso guinzaglio. L'uomo ha chiamato subito le forze dell'ordine ma ormai era troppo tardi: il piccolo meticcio, dopo essere stato legato per il collo ad un albero, era già morto. Subito dopo l'orribile ritrovamento, la polizia ha aperto un'indagine per scoprire il colpevole di questo barbaro omicidio.
Microchip straniero sul cane: si tratta di una vendetta?
In base alle prime indagini effettuate dagli investigatori, il cane ucciso alla Piana del Sole, nei pressi della Portuense, aveva un microchip. Tuttavia, quando hanno confrontato il codice con quelli registrati all'anagrafe canina italiana, questo è risultato inesistente. Di conseguenza, si ritiene che la povera bestiola sia stata "microchippata" all'estero e che anche il proprietario possa essere un cittadino straniero. Al momento, si sta cercando di trovare delle tracce o degli indizi che portino alla scoperta dell'assassino che si è macchiato di quest'assurdo crimine. Secondo la polizia potrebbe trattarsi di una sorta di vendetta nei confronti del padrone del cagnolino, ma non si esclude che possa essere stato lo stesso proprietario a disfarsi dell'animale, decidendo di impiccarlo ad un albero con il guinzaglio.
La caccia al delinquente è partita: gli uomini del commissariato San Paolo stanno setacciando la zona in cui è stato ritrovato il cadavere del povero meticcio e, allo stesso tempo, stanno cercando di capire da dove possa venire il codice del microchip che in Italia risulta non valido. Il colpevole, qualora fosse trovato, dovrà rispondere dinanzi alla giustizia di reato di maltrattamento di animali, con conseguente richiesta di processo penale. Gran parte dei residenti di Piana del Sole sono rimasti atterriti e increduli quando hanno saputo del ritrovamento del piccolo cane, condannato ad una morte terribile con un cappio al collo.