Di cosa si parla e Roma in questi giorni? È un fatto incontestabile che una città cosmopolita come la città eterna abbia da 'far chiacchierare', ma non quanto le prossime elezioni. 'In bocca al lupo al vincitore', si commenta, e senza una nota di invidia per nessuna delle parti politiche, si caldeggiano scelte e soluzioni concrete e non persone. Strano vero? Eppure una parte dei romani - in base a quanto ascoltato tra colleghi e amici, ma anche nel nostro comparto scuola, presenta una certa preoccupazione non tanto verso il partito politico che andrà ad occupare quelle poltrone, quanto 'l'impossibile da farsi che si troverà davanti'.
Abbiamo raggiunto telefonicamente un collega di Roma, insegnante di matematica in un Istituto di Istruzione superiore di II grado, il quale ci ha detto la sua sulle elezioni di Roma e su quanto 'esattamente si dice' nella città eterna.
Intervista a un docente di Roma
In base ai sondaggi politici, Virginia Raggi potrebbe andare al ballottaggio, o addirittura qualcuno chiacchiera che potrebbe vincere: cosa ne pensano invece i romani?
La Raggi? Ma quale ballottaggio? In realtà non si sa se passerà. Pensi prima a prendere i voti. Quale sarebbero le motivazioni per cui i romani dovrebbero votarla? Sembra sia preparata, è vero, ma stiamo parlando di Roma, che ha un problema per ogni soluzione. Penso che per i grillini, vincere le elezioni non sia certo una fortuna, si dovrebbero confrontare 'con l'impossibile da farsi'; con ' numerosi c.....
che hanno lasciato i loro predecessori di poltrona. Soluzioni difficili da trovare per la metro C, per la riduzione del traffico, per gli abusi edilizi. Per il M5S significherebbe, sapete che si dice, fallire, e perdere di credibilità.
Non mi sembra avere molta fiducia nel M5S?
Non si tratta di fiducia, ma tutti i romani lo sanno.
Roma è una città tanto bellissima quanto difficile da governare. La Raggi sarà anche preparata, per carità, ma è pur sempre 'nuova'. Il M5S non ha mai governato in città così grandi, in considerazione che non si richiede di trovare soluzioni ma di 'risolvere' problematiche ventennali. Si pensi solo - notizia di questi giorni - alle indiscrezioni sull'aumento dei costi per la metro C.
La Raggi si troverebbe ad ereditare 'un nodo cruciale' nella viabilità di Roma. Fare la prima esperienza al governo di Roma è come un neolaureato che sceglie di fare la sua prima esperienza di cameriere in un ristorante di lusso 5 stelle, guarda caso.
Eppure si continua a dire che ipreferitiMeloni, Marchini, Giacchetti e appunto la Raggi.
Questo è in parte vero. È risaputo che le aspettative di voto spesso non corrispondano all'indomani delle elezioni. Sono in tanti infatti a Roma a non esprimere la propria preferenza. A scuola per es, molti colleghi del Pd non hanno manifestato la loro intenzione di voto, in considerazione delle 'porcate' che il Governo Renzi sta facendo nella scuola. Di ieri 20 maggio lo sciopero del personale docente, anche se io personalmente non ho aderito.
Posso dire comunque che della Raggi si parla, come si chiacchiera di Giacchetti. Anche Renzi, a mio avviso, potrebbe perdere.
E la Meloni?
Sconfitta. È incinta. Non sono in tanti a esprimere la propria opinione perché rischierebbero di sembrare 'bigotti' o 'contro le donne', la maternità, etc. È la moda.
Dunque, se dovessimo fare un resoconto e associare candidati a città, come le vede?
Semplice parere personale, Raggi potrebbe anche vincere, in considerazione della autoesclusione della Meloni. Ma non a Napoli, non a Bologna, non a Milano, forse a Roma? Auguri. Considerate però - ma questo è solo un parere - che se Virginia Raggi dovesse davvero vincere le elezioni 2016 nella città eterna erediterebbe anche lo stalker più attento e acuto: Matteo Renzi.
D'altronde anche nella scuola non ha fatto altro che ripetere: 'Volete mettere l'istruzione nelle mani di gente così?'. Invece ora che c'è lui siamo messi meglio. Continuate a seguirci, cliccando su 'Segui' in alto a sinistra.