Continuiamo ad occuparci di alcuni importanti problemi di Roma, alla luce delle elezioni che si terranno il 5 giugno nella Capitale, e oggi vogliamo ancora trattare di preoccupanti situazioni che si trovano a vivere i residenti del III Municipio, con attenzione alla zona del Tufello e di Jonio, capolinea della linea della Metro B1. Abbiamo già affrontato l'argomento dei mezzi pubblici, dicome siano state tolte due linee in grado di collegare Vigne Nuove col centro, il 342 e la linea 60L, con non poche polemiche da parte degli abitanti del quartiere, ma c'è un altro problema non trascurabile che riguarda sopratutto i pedoni e chi ama passeggiare: l'incuria con cui è tenuto il verde pubblico.

III Municipio, incuria del verde pubblico

Alla redazione di Roma Today è arrivata, nei giorni scorsi, una segnalazione da parte di alcuni residenti del Tufello(Monte Scalambra), che hanno lamentato come la situazione degli alberi, degli arbusti e dei prati nella zona sia diventata preoccupante, comportando un grave disagio a tutti i pedoni che si trovano a passare di lì e, all'interno del Lotto numero 2, i vialetti sono praticamente impercorribili. Una condizione spiacevole che sta portando i residenti a scagliarsi contro l'Ater, sperando che possa prendere in mano tutto ciò e risolvere questo problema seppur ancora non si siano ricevute risposte, contrariamente a quanto accaduto alla metro Jonio.

Sembra infatti essere giunta una svolta per quanto riguarda la tutela del giardinetto sopra la fermata del capolinea della linea B1. Da quando, lo scorso anno, la stazione è stata inaugurata, lo spazio verde è sempre stato sottoposto ad atti vandalici e scarsa manutenzione, ma ora NSA Roma Nord pare abbia preso in mano le redini della situazione dando una soluzione e decidendo di occuparsi di questo spazio di verde in dotazione alla stazione.

Questo porterà dei risultati duraturi nel tempo oppure no? E che dire del Parco Talenti, da qualche mese aperto nuovamente al pubblico ma con lavori in corso?

DEGRADO, SAREMO IMPLACABILI CON CHI OFFENDE LA BELLEZZA DI ROMA

Come ho provocatoriamente detto, Roma è un museo tramutato in stalla, una città abbandonata e spesso maltrattata, lasciata alla mercé di chiunque. E allora oggi non è il momento di pianificare la prossima mostra o di decidere se i faretti debbano essere blu o gialli. Bisogna ripulire il museo prima di pensare al prossimo evento. La carenza del servizio di pulizia delle strade e della raccolta dei rifiuti ha alimentato nel tempo una cultura di scarso rispetto dei romani stessi per la loro città, innescando un circolo vizioso. La città è sporca, e pochi sentono il dovere di contribuire a tenerla pulita. Bisogna invertire la rotta, tornare a trattare ogni angolo di città come il salotto di casa propria, tornare ad amare e difendere Roma. Servono strumenti e regole che eliminino ogni scusa, ogni alibi, tanto all’Amministrazione quanto al singolo cittadino: tutti quanti siamo responsabili nel tenere alti il decoro e l’immagine della nostra Capitale.