Eccoci nuovamente ad affrontare quelli che sono i problemi della città di Roma alla soglia delle elezioni che decreteranno il nuovo sindaco della Capitale. Non possiamo non tornare su un argomento veramente importante come quello dell'immondizia che sta letteralmente sommergendo la città Eterna. Lunedì si è svolto uno sciopero di 24 ore dell'Ama, la società che si occupa dei rifiuti, e questo, come prevedibile, ha innescato una serie di reazioni a catena in una settimana veramente complessa come questa, alla luce della festa della Repubblica. Infatti, molti cassonetti non sono stati svuotati e l'immondizia continua a sommergere Roma.

Roma sommersa dai rifiuti e cassonetti bruciati

Tutto questo ha portato veramente all'esasperazione i cittadini romani e nelle ultime ore la situazione è diventata veramente preoccupante. Infatti, nella giornata di ieri 2 giugno, sono stati dati alla fiamme 20 cassonetti tra Tor Bella Monaca a Via Bernardo Ramazzini, quindi in ampie zone della Capitale. Questo è sicuramente un dato che aggiunge sempre più degrado alla difficile condizione di Roma, dove non è insolito vedere scorrazzare orde di ratti anche in zone centrali come Trastevere o i cosiddetti quartieri bene. Insomma, Roma pare ormai al collasso per quanto riguarda il decoro e c'è da augurarsi che il nuovo sindaco sappia risolvere questa situazione spiacevole e infangante per Roma.

Non finisce qui. Infatti, viene lanciato un altro allarme che riguarda il fatto che circa 500 operatori Ama saranno occupati ai seggi nella giornata del 5 giugno e quindi questo rallenterà ulteriormente la raccolta dei rifiuti. Una settimana di passione, quindi, che potrebbe ripetersi anche tra circa dieci giorni, ossia tra il 15 e il 16 giugno, quando è stato indetto dai sindacati un vero e proprio sciopero nazionale che, in una Capitale al dissesto come Roma, potrebbe rivelarsi veramente fatale.

C'è da augurarsi che questo non avvenga e che la città Eterna possa riuscire ad uscire da questa condizione deprecabile.

RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 75%, RISPETTO PER LA CITTA’ E SERVIZIO GARANTITO PER I CITTADINI

Il degrado prodotto dalla sporcizia e dai cumuli di rifiuti è incalcolabile, e riguarda sia la periferia che i quartieri del centro cittadino di Roma. Lo sciopero degli addetti dell’Ama ci ha fatto rendere conto ancora di più di quanto la nostra città sia sporca. La carenza del servizio di pulizia delle strade e della raccolta dei rifiuti ha alimentato nel tempo una cultura di scarso rispetto dei romani stessi per la loro città, innescando un circolo vizioso. La città è sporca, e pochi sentono il dovere di contribuire a tenerla pulita. Bisogna invertire la rotta, tornare a trattare ogni angolo di città come il salotto di casa propria, tornare ad amare e difendere Roma. Dall’altro lato l’amministrazione deve garantire il servizio per cui i cittadini pagano. Nel corso del mio mandato intendo portare la differenziata al 75%, modulando la Tari non in base alla metratura degli immobili e alle persone che vi risiedono ma in base a quanti rifiuti differenziati di producono. In parole povere più differenzi la spazzatura e meno paghi.