Una situazione veramente disperata quella che si presenta agli occhi di milioni di romani in queste ultime ore e, sicuramente, se ne discuterà per molto. Stiamo parlando dello sciopero dell'Ama, la società che si occupa dei rifiuti urbani, indetto nella giornata del 30 maggio e che si è concluso nella giornata di martedì 31 alle 4.30. Infatti, i lavoratori e le lavoratrici della società hanno deciso di protestare per ottenere il rinnovo del contratto e l'adesione è stata di circa il 90%. Tuttavia, questo sciopero ha peggiorato i già gravi problemi di degrado di Roma, sempre più immersa in un mare di rifiuti e di immondizia alla soglia delle nuove elezioni per la scelta del sindaco.

Roma, degrado ed emergenza rifiuti

Nel corso della giornata di lunedì 30 lo spettacolo che si è presentato di fronte ad abitanti e turisti è stato veramente nauseabondo, con montagne di rifiuti anche in zone centralissime di Roma. Sono arrivate delle testimonianze da molte zone della Capitale come Piazza della Rotonda, le zone di Trastevere e piazza della Moretta, invase dall'immondizia. Infatti, non sembra essere stato preso in considerazione l'avvertimento di Daniele Fortini, presidente dell'Ama, di tenere i rifiuti in casa per cercare di prevenire una situazione di emergenza incredibile dato che l'immondizia è stata riversata in strada e ciò ha suscitato la preoccupazione del commissario Tronca.

Questi ha chiesto all'Ama la massima collaborazione per cercare di sbloccare la situazione nei prossimi giorni, alla luce del giorno del 2 giugno, Festa della Repubblica e, sopratutto, delle elezioni del 5 giugno, eventi che porteranno a Roma migliaia di persone. Insomma, nella Capitale continua ad esserci un vero e proprio caos e sono sempre maggiori i problemi che affliggono la città e spetterà al nuovo sindaco cercare di sanare la situazione.

Sia Roberto Giacchetti che Giorgia Meloni sono determinati a incrementare la raccolta differenziata e lo stesso Alfio Marchini vede in questa una opportunità di guadagno.

RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 75%, RISPETTO PER LA CITTA’ E SERVIZIO GARANTITO PER I CITTADINI

Il degrado prodotto dalla sporcizia e dai cumuli di rifiuti è incalcolabile, e riguarda sia la periferia che i quartieri del centro cittadino di Roma. Lo sciopero degli addetti dell’Ama ci ha fatto rendere conto ancora di più di quanto la nostra città sia sporca. La carenza del servizio di pulizia delle strade e della raccolta dei rifiuti ha alimentato nel tempo una cultura di scarso rispetto dei romani stessi per la loro città, innescando un circolo vizioso. La città è sporca, e pochi sentono il dovere di contribuire a tenerla pulita. Bisogna invertire la rotta, tornare a trattare ogni angolo di città come il salotto di casa propria, tornare ad amare e difendere Roma. Dall’altro lato l’amministrazione deve garantire il servizio per cui i cittadini pagano. Nel corso del mio mandato intendo portare la differenziata al 75%, modulando la Tari non in base alla metratura degli immobili e alle persone che vi risiedono ma in base a quanti rifiuti differenziati di producono. In parole povere più differenzi la spazzatura e meno paghi.