Salta anche la tappa di Roma del tour di BelloFigo, il rapper di origini ghanesi ma residente a Parma che è diventato ormai famosissimo per i suoi testi, provocatori e spavaldi. Qualche mese fa è salito alla ribalta delle cronache dopo un duro scontro verbale con Alessandra Mussolini, durante un talk show, che aveva poco prima trasmesso alcuni spezzoni delle sue canzoni, che sono quasi totalmente focalizzate sugli immigrati ospiti in Italia e sul loro benestare. Tra i tormentoni infatti possiamo ascoltare frasi del tipo: “Io non pago affitto” tratta dall’omonima canzone che è diventata praticamente una hit su Youtube, con oltre 9 milioni di visualizzazioni.
Frasi abbastanza al limite sono anche quelle nei confronti delle "donne bianche".
Le polemiche
Questo stile spavaldo non gli ha certo portato tante simpatie, visto e considerato anche il momento drammatico che vivono milioni di italiani. Questo suo modo di fare, nell’enfatizzare ancora di più gli alloggi spesso a 4 stelle degli immigrati, i servizi a loro disposizione, il loro aver garantito i pasti la mattina, il pomeriggio e la sera, di certo non aiuta quel percorso di integrazione che tra mille difficoltà si sta cercando di portare avanti in Italia. Sicuramente non sta simpatico ad alcuni gruppi politici di estrema destra, che anche con minacce, lo hanno costretto a rinunciare ad alcuni concerti in programma.
Concerto agli Ex Magazzini
A Roma come nelle altre città designate per i concerti non sono mancate le polemiche, spesso forti, sia da parte dei cittadini che da parte di gruppi politici.
Proprio nella Capitale, a fare più opposizione sono stati gli attivisti di azione frontale, gruppo che si può definire di estrema destra, nato da poche settimane che vede come presidente Ernesto Moroni e come Responsabile Emiliano Bartoli. Già qualche giorno fa avevano lasciato un messaggio nei pressi del locale prescelto per il concerto, gli EX Magazzini, che recitava “ Bello figo Roma non ti vuole” e affiggendo alcune locandine nelle quali c’era Bello Figo con la sua frase tormentone e una foto di Alfredo, morto per il freddo solo qualche settimana fa ad Avellino.
Poi le proteste e i messaggi, al limite delle minacce, sono continuati e i gestori del locale si sono visti costretti ad annullare lo show, sia per la sicurezza dell’artista che per il pubblico.
La “vittoria” di Azione Frontale
Sulla pagina Facebook di Azione Frontale è apparso un messaggio che rivendica il risultato ottenuto: “Questa non è una nostra vittoria, ma una vittoria di tutti gli italiani uomini e donne che subiscono le offese di questo personaggio.
Siamo consapevoli che il "signore" in questione è solo l'ultimo dei problemi del nostro paese ma non per questo non degno di essere trattato e contestato. Azione Frontale sarà sempre in prima fila a difendere il popolo Italiano.”