Bufera a Roma dopo la decisione di una preside di organizzare il 'Gran ballo in epoca fascista'. Le polemiche dei genitori degli studenti hanno portato al dietrofront. L'iniziativa, in programma ad aprile nella scuola G. Alessi di via Flaminia, è stata annullata. Anna Maria Altieri, dirigente scolastico dell'istituto scolastico capitolino, aveva dapprima annunciato l'evento a genitori, studenti e insegnanti, con due circolari (diffuse il 13 e 14 febbraio 2017), poi ci ha ripensato. La Altieri sarebbe tornata sui suoi passi dopo le contestazioni di diversi genitori.
I balli 'a tema' non sono previsti dal progetto culturale
Niente 'Gran ballo del fascismo' alla scuola media G. Alessi. La preside ha scelto di evitare polemiche di qualsiasi genere, dopo i 'mal di pancia' di alcuni genitori. L'evento, annunciato anche con un manifesto vintage, si sarebbe dovuto svolgere il prossimo 1 aprile 2017. L'ufficio scolastico regionale è venuto subito al corrente della vicenda ed ha chiesto spiegazioni al dirigente scolastico. Anna Maria Altieri, dunque, dovrà inviargli una relazione dettagliata sul 'Gran ballo in epoca fascista'. L'ufficio scolastico regionale per il Lazio ha effettivamente supportato, dal punto di vista finanziario, il progetto 'Ricostruire la Storia: l'epoca fascista nelle nostre scuole e nei nostri quartieri' ma l'iniziativa promossa nella scuola media G.
Alessi faceva riferimento ai balli. Ebbene, i balli 'a tema' non sono contemplati nel progetto finanziato dall'Ufficio scolastico regionale e, per tale ragione, è stata richiesta una relazione precisa alla Altieri.
Non si voleva assolutamente rivalutare l'epoca fascista
Un'iniziativa scolastica definita 'nostalgica' da vari genitori e una preside che, davanti alle contestazioni, ha dovuto fare dietrofront.
Siamo a Roma, in una scuola media sulla Flaminia. Nella circolare con cui ha annunciato la sospensione dell'evento culturale, la Altieri ha sottolineato che il 'Gran ballo in epoca fascista' non voleva assolutamente osannare un momento storico ampiamente condannato dal popolo italiano. Comunque, per evitare ulteriori equivoci, la proposta di grande valore culturale è stata sospesa.