Il Comune di Roma intende tassare le processioni religiose? L'indiscrezione ha dell'incredibile e in effetti è così, poiché è stata smentita direttamente dal Campidoglio. Dopo i problemi relativi alla costruzione del nuovo stadio, ora cominciano le polemiche anche con la Chiesa.
Ma procediamo con ordine: tutto è cominciato con un fax inviato dal IV Municipio capitolino, la zona ad est della Capitale, tra la Tiburtina e la Nomentana. Nel testo ci si sofferma sulle processioni religiose in programma per la prossima Pasqua, che vengono equiparate alle occupazioni commerciali di suolo pubblico e, di conseguenza, sottoposte agli stessi costi che pagano gli ambulanti: 70 euro di istruttoria più 16 di bollo, per un totale di 86 euro.
Don Fabrizio Biffi, il sacerdote della parrocchia di San Fedele di via Mesula, ha espresso la sua incredulità in merito all'accaduto, scrivendo una lettera dai toni amari e sarcastici, indirizzata alla presidente del movimento 5 stelle del IV Municipio, Roberta Della Casa. Quest'ultima, venuta a conoscenza dell'imbarazzante vicenda, ha chiarito la questione, condividendo un comunicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, inerente le attuali norme sulle concessioni del suolo pubblico del Comune: "abbiamo appreso la notizia da una mail del parroco di San Fedele.[...] è palese che nessun pagamento è previsto per le processioni religiose. Diverso è il caso di feste patronali che prevedano l’occupazione stabile di suolo pubblico con installazioni di gazebo o palchi".
Anche il Campidoglio ha prontamente confermato quanto detto da Della Casa tramite una nota ufficiale. Attualmente non si è ancora capito a chi fossero realmente indirizzati quei fax. Ad ogni modo, come affermato dalla presidente del IV Municipio, è stata avviata un'indagine interna per far luce sulla questione. Qualora non dovesse essersi trattato di un banale errore, ma vi fossero responsabilità più serie, Della Casa ha assicurato che all'interno del IV Municipio sarebbero pronti a "prendere provvedimenti".