La sindaca Virginia Raggi è soddisfatta. La sentenza del Consiglio di Stato che conferma quella del Tar di inizio agosto, le ha dato ragione. Ha respinto di fatto il ricorso presentato da un gruppo di attori/figuranti vestiti da antico romano o da gladiatore, che per anni hanno avuto l'abitudine di fermare i turisti e chiedere denaro al fine di offrire la possibilità di scattare foto.
Sul suo profilo facebook, la Raggi ha infatti dimostrato tutta la sua soddisfazione per aver ripristinato finalmente la legalità fermando definitivamente il fenomeno dei finti centurioni che lei definisce vergognoso e oltraggioso per la città.
Continua sottolineando che spesso queste persone si sono rese protagoniste di molestie e richieste fastidiose di denaro nei confronti dei turisti, oltraggiando le bellezze artistiche romane e offrendo uno spettacolo poco edificante e per nulla decoroso.
Da Russell Crowe ai centurioni 'romeni'
Da ben prima dell'uscita del film blockbuster "Il Gladiatore", pellicola hollywoodiana interpretata da Russell Crowe, il fenomeno era già conosciuto.
Il film ha solo amplificato la proliferazione di questi figuranti, soprattutto romeni, che abbigliati da centurione, da gladiatore, o più semplicemente da antico romano in calzari e mantello porpora, avevano l'abitudine di approcciare i turisti in modo sicuramente fastidioso e insistente.
Personaggi che negli anni si sono dimostrati di fatto dei procacciatori d'affari che hanno sfruttato Roma e la sua storia, denigrandola, per intascare denaro in nero in modo più che molesto.
E' dell'estate scorsa il caso che ha guadagnato le prime pagine dei giornali in cui molte turiste straniere lamentavano di essere state importunate dai finti centurioni con palpatine, toccamenti e molestie, con la giustificazione di essere "nel personaggio".
Ordinanza definitiva, fine del fenomeno
L'ordinanza, arrivata oggi, vieta perciò qualsiasi attività di persone che si rendano disponibili ad essere ritratte in abbigliamento storico per fotografie o riprese video, dietro un qualsiasi corrispettivo in denaro.
Sicuramente per il decoro della città questo è un passo avanti.
La tutela di un patrimonio storico e culturale unico come quella della Capitale, deve passare anche da legislazioni stringenti che permettano ai tanti turisti di godersi queste meraviglie in santa pace, senza l'obbligo di dover versare oboli o il fastidio di essere continuamente importunati.