L'albero di Natale di Piazza Venezia sembra non piacere ai cittadini romani, e sui social network sono già partite diverse critiche. Molte persone, infatti, non hanno nascosto il loro disappunto verso la pianta che viene definita "triste" e "spoglia", mentre il giornalista e scrittore Vittorio Zucconi si è spinto oltre ribattezzando l'albero "Spelacchio". Le polemiche c'erano state anche lo scorso anno e per lo stesso motivo. Per quanto concerne la vicenda attuale, invece, le operazioni di addobbo sono terminate oggi, 7 dicembre, e soltanto dopo le accensioni delle luci sarà possibile constatare se la situazione è migliorata rispetto al Natale 2016.

Bufera e polemica: l'albero non piace

Come abbiamo anticipato in precedenza, Vittorio Zucconi ha chiamato "Spelacchio" l'albero di Natale installato a Piazza Venezia che sta facendo storcere il naso a diversi abitanti della capitale. In molti, infatti, stanno lamentando che la pianta sia piuttosto spoglia, nonostante l'intervento del Movimento 5 Stelle che ha sottolineato come quest'anno sia stata addobbata con 800 palline di varia grandezza. Come riporta il sito "Roma Today", Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale, ha affermato che quest'anno l'albero è decisamente "più importante" di quello precedente. Nonostante ciò, i romani continuano a sostenere che esteticamente non sia affatto piacevole.

L'albero è "Spelacchio": critiche e difese

Dopo la definizione data da Zucconi, di primo acchito, guardando l'albero di Piazza Venezia sembra di trovarsi effettivamente di fronte ad una pianta piuttosto spoglia. Daniele Diaco, però, nel continuare a difendere la scelta del Comune di Roma, ha ricordato ai cittadini che: "è stato addobbato con ottocento palle argentate di varia circonferenza", rispedendo al mittente le accuse di Zucconi, definite una sorta di strumentalizzazione politica.

Inoltre il presidente della commissione Ambiente capitolina ha ricordato che i botanici considerano la pianta di ottima qualità, evidenziando che proviene dalla Val di Fiemme. Ma ai cittadini romani sembra non interessare molto la provenienza dell'albero, bensì il suo impatto estetico, e in quest'ottica i giudizi sono decisamente negativi.

Ricordiamo che anche lo scorso anno era emersa una questione simile, con la testata britannica "Daily Mail" che aveva definito l'abete "austero" e "triste". Ed oggi, con il nuovo arbusto natalizio, la storia sembra ripetersi.