Sui balconi romani si sono accese le candele e si è cantato “Bella ciao”. Nella giornata di ieri, 24 marzo, data della commemorazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, l'’Anpi-Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Roma ha proposto un flash mob da casa dedicato alle vittime, le 335 persone che vennero trucidate a Roma il 24 marzo del 1944 dalle truppe tedesche di occupazione. Una soluzione che ha consentito di non violare le restrizioni per contrastare il contagio da Coronavirus . L’Anpi ha fornito delle regole semplici per partecipare: affacciarsi alle finestre, accendere una candela, suonare e cantare “Bella ciao” esponendo inoltre un cartello riportante la frase “Ci hanno seppellito, ma eravamo semi".

76 anni fa, il 24 marzo 1944, l'eccidio delle Fosse Ardeatine

L'eccidio è stato una delle pagine più terribili della storia recente di Italia. La vicenda cominciò però il giorno prima, il 23 marzo 1944, quando in via Rasella, strada nel centro di Roma, un carro dell’immondizia carico di tritolo, a seguito di un attentato, esplose uccidendo 33 soldati tedeschi dell’SS. La reazione delle forze di occupazione tedesca fu durissima e messa in atto neanche ventiquattro ore dopo l'accaduto. Vennero scelti a caso dieci italiani, tra detenuti politici e comuni del carcere di Regina Coeli, di via Tasso e altri per ogni tedesco rimasto ucciso il giorno prima. Vennero massacrate 335 civili, dei quali 75 ebrei, presso le cave sulla via Ardeatina.

Alcuni dei corpi furono ritrovati circa quattro mesi dopo.

Quest’anno per il 76esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine non c'è stata nessuna cerimonia, nessun corteo, nessun’incontro al mausoleo sull’Ardeatina, nessun fiore per i martiri nel rispetto delle misure di sicurezza introdotte a causa dell'epidemia da coronavirus.

Fosse Ardeatine: iniziativa di Anpi Forlì-Cesena

Anpi Forlì-Cesena ha lanciato un'altra iniziativa, quella di brevi letture o interventi musicali su storie e fatti della guerra di liberazione. L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane invece, ha organizzato una commemorazione in streaming. Non è mancato po il discorso del Presidente della Repubblica Mattarella che ha voluto ricordare questo giorno e le vittime dell'eccidio.

“Non sarà possibile incontrarsi, ma desidero - ha detto Mattarella - manifestare alle famiglie coinvolte affetto, vicinanza e ricordo. Il rispetto che si deve alla vita e alla solidarietà sono temi oggi molto attuali, in questa grave emergenza sanitaria. L’unità del popolo italiano ha consentito una rinascita dopo quegli anni terribili.La stessa unità che ci è richiesta oggi in un momento difficile per l’intera comunità”. Così ha concluso il Presidente della Repubblica il suo discorso.