Questa mattina è iniziata con un'insolita sorpresa per gli utenti della metro C di Roma: l'intera tratta è rimasta chiusa per quattro ore, dalle sei fino alle dieci. Da Pantano a San Giovanni nessun treno è partito, causa mancanza di personale sufficiente a garantire il servizio. Di quasi 80 addetti, più della metà non si è presentato al lavoro, imponendo così la non apertura dell'intera tratta. atac ha provveduto a sopperire alla mancanza dei treni con bus sostitutivi che, a causa dei numeri contingentati per Covid, non sono stati sufficienti al fabbisogno giornaliero.

Risultato? Utenti accalcati e boccheggianti nei bus, ritardi considerevoli e malcontento generale. L'azienda di trasporto pubblico di Roma ha fatto sapere che ha già avviato un'indagine interna per accertare le effettive cause delle assenze.

Metro C chiusa a Roma: non c'erano agenti di sicurezza sufficienti per il servizio

Non c'era nemmeno un avviso ai cancelli, nessuna informazione che potesse aiutare i passeggeri a capire cosa stesse succedendo. Solo con il passare delle ore sono cominciate a trapelare le prime informazioni: il servizio della Metro C non è stato garantito perché mancava il numero minino di agenti alla sicurezza. Il sospetto che si è palesato tra i passeggeri è però quello di una protesta, una sorta di sciopero bianco legata alle retribuzioni.

L'Atac sta vagliano tutti i giustificativi arrivati in sede nella mattinata per appurare se ci siano dei casi di assenze non giustificate. I sindacati però non ci stanno: già da tempo hanno fatto presente all'azienda che gli agenti alla sicurezza sono insufficienti a garantire il rispetto delle nuove norme anti-Covid, costretti quindi a turni di lavoro straordinari che non consentono una rotazione equilibrata del personale.

Metro chiusa, polemiche dal mondo politico

Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico romano a questo ennesimo disservizio del trasporto pubblico. Carlo Calenda di Azione, candidato sindaco a Roma, è passato subito all'attacco: “Nel momento in cui, anche a causa del Covid, ci sarebbe bisogno di rafforzare il trasporto pubblico coinvolgendo il settore privato – ha detto l'ex ministro - i romani vengono piantati in asso da un’amministrazione inetta e incapace”.

Ma dallo stesso Campidoglio arrivano parole dure contro il disservizio di oggi. L'assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese scrive su Facebook che si è trattato di una vera e propria interruzione di pubblico servizio e che, qualora ci siano dei responsabili, non si faranno sconti a nessuno.

Annunciato un nuovo sciopero per mercoledì 25 novembre

Come se non bastasse, l'Usb ha proclamato uno sciopero del trasporto pubblico locale per mercoledì 25 novembre della durata di quattro ore. Lo sciopero coinvolgerà il personale Atac, Roma Tpl e anche Co.Tra.L, con durata dalle 8.30 fino alle 12.30. Nel comunicato si legge che la motivazione principale allo sciopero è la condizione lavorativa a cui sono soggetti i dipendenti del trasporto pubblico durante l'emergenza sanitaria.