Nel tardo pomeriggio di martedì 9 marzo a Ladispoli, i carabinieri sono intervenuti per fermare un uomo di 33 anni ritenuto responsabile di aver appiccato un incendio in un appartamento.

Una segnalazione giunta in caserma poco prima, inoltre, avvertiva le forze dell'ordine del fatto che un uomo stesse lanciando oggetti dal balcone da un appartamento con il rischio di danneggiare i veicoli parcheggiati in strada.

L'intervento delle forze dell'ordine

Subito accorsi sul posto i militari hanno fermato l'uomo, di origini brasiliane, mentre stava tentando la fuga, forse dopo aver appiccato un incendio nel bagno della dimora in cui aveva lavorato per qualche giorno come badante di un'anziana disabile.

I carabinieri sono stati costretti a entrare in casa per trarre in salvo l'anziana proprietaria e la figlia 62enne, e per spegnere le fiamme in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco. La tempestività dell' intervento ha scongiurato quella che si sarebbe potuta trasformare in una tragedia.

A parte il forte spavento, le vittime non hanno riportato ferite pertanto non è stato necessario il ricovero.

Le dinamiche dell'incidente

Dalle prime ricostruzioni sembra che l'uomo fosse tornato a far visita alla signora per parlare del suo licenziamento. La donna l'avrebbe accolto in casa e, in seguito a un'animata discussione, l'uomo avrebbe perso il controllo e avrebbe iniziato a lanciare in strada vari oggetti.

Successivamente, accortosi forse della segnalazione fatta ai carabinieri, avrebbe dato alle fiamme il bagno dell'abitazione e sarebbe poi uscito per tentare di scappare. La sua fuga è stata fermata dai militari che l'hanno fermato all'uscita del palazzo.

Le motivazioni del gesto

L'uomo sudamericano rischia di dover rispondere dell'accusa di tentato omicidio.

Interrogato dagli inquirenti circa le motivazioni del suo comportamento ha dichiarato di ritenere ingiusto il licenziamento deciso dall'anziana nei suoi confronti.

L'autorità giudiziaria competente ne ha disposto il trasferimento nel carcere romano di Rebibbia in attesa di arrivare a un verdetto. Questo episodio si verifica a pochi giorni di distanza dalla chiusura di un'altra vicenda di incendio colposo ai danni di una persona disabile: il caso di Treviso.

Il tragico gesto perpetrato da un 69enne nei confronti della moglie disabile e della sua badante, vede ancora il fuoco come protagonista.

L'esito dell'accadimento in Veneto è stato tragico poiché ha causato la morte di entrambe le vittime.