“Non importa che il sindaco sia d'accordo o meno, resta il fatto che queste sono leggi dello Stato e se ci viene chiesto di fare qualcosa, noi lo facciamo. Il Prefetto sta al di sopra del sindaco e il vicario lo avvertì dell'arrivo dei migranti: questi sono i fatti!”.

Don Flaviano Calenda, parroco della chiesa madre del Corpo di Cristo e padre spirituale della cooperativa angrese San Pio, risponde al sindaco Salvatore Bottone e chiude la polemica sull'arrivo dei 50 extracomunitari in via Pesca a Pagani. Il prete ha inoltre precisato che la cooperativa sociale di Carlo D'Acunzo avrebbe agito nella norma, avendo esposto l'intenzione di ospitare i migranti durante un incontro formale proprio con il primo cittadino e dopo aver eseguito la disposizione del Prefetto.

“La cooperativa ha fatto manifestazione di interesse alla Prefettura, come tanti altri gruppi – ha spiegato Don Flaviano - Infatti, al manifesto potevano partecipare famiglie, cooperative, associazioni, enti, parrocchie e chiunque avesse intenzione di addossarsi questa importante responsabilità.

Il sindaco era stato avvertito da D'Acunzo: il fatto di non sapere o non essere d'accordo è un problema suo. I politici, in genere, quando fanno queste affermazioni lo fanno in base all'aria che tira!”.

Le dichiarazioni di D'Acunzo

E' intervenuto sulla discussione anche il diretto interessato Carlo D'Acunzo: ”Siamo stati autorizzati a prendere in custodia questi immigrati: chiunque abbia da ridire deve rivolgersi non a noi ma alla Prefettura.

Siamo perfettamente in regola dato che abbiamo presentato la nostra manifestazione di interesse e rilevato a pagamento il fabbricato di via Pesca dotato di sei appartamenti, ampi spazi circostanti e altri accessori. C'è anche una relazione dell'ispettore dei vigili del fuoco che accerta l'idoneità della struttura emersa in seguito a un sopralluogo.

Il sindaco, che dichiarò di non avere strutture, fu avvertito delle mie intenzioni e si mostrò contrario nell'accogliere questi ragazzi, ma quando la Prefettura visiona una manifestazione di interesse e la disponibilità di strutture idonee, emette il decreto e avvia il tutto”.

D'Acunzo riconduce il discorso sulla situazione dei 50 migranti, rassicurando istituzioni e cittadinanza che tutto procede nel rispetto delle regole e che gli stranieri non sono pericolosi come alcuni scettici tendono a sostenere: “Lo spirito del nostro gruppo è quello di dare una mano a persone meno fortunate che hanno perso tutto e sono arrivate qui solo in pantaloni e camicia.

Li abbiamo accolti in base ai canoni. Nella struttura si respira un'aria serena, fatta da persone felici che non danno fastidio a nessuno. La tenenza dei Carabinieri di Pagani si è complimentata con noi per le condizioni in cui stanno vivendo. La maggior parte di loro vanta una laurea e ognuno porta un fardello sulle spalle fatto di cose terribili vissute sulla loro pelle”.

Integrazione

Infine, don Flaviano Calenda ha concluso esprimendo l'intenzione di voler integrare questi ragazzi nella società paganese con progetti e partecipazioni: “Diciotto di loro sono cattolici e questa domenica saranno in chiesa per cantare. Faranno esperienze nelle varie parrocchie e seguiranno vari corsi come quello di agricoltura.

La città si arricchirà perché faremo progetti con le mense e le altre chiese, smentendo gli scettici. Sono ragazzi per bene e tra di loro ci sono anche figure professionali provenienti dal Pakistan, Togo, Nigeria, Somalia, Bangladesh”.