Si chiama serotonina la sostanza che, all’interno del corpo umano regola tra l’altro il sonno, l’umore, ma anche la temperatura corporea, la sessualità e l'appetito. Alcuni disturbi neuropsichiatrici hanno a che fare quindi con questa sostanza: l'emicrania, il disturbo bipolare, la depressione e l'ansia.

Fu Vittorio Erspamer, un farmacologo italiano che, nel 1950, individuò nell’uomo tale sostanza che, se non presente a livelli accettabili, causa parecchi disturbi - lo stress che i ritmi di vita attuali impongono sicuramente diminuiscono lo stimolo di serotonina.

Ma non solo. A quest'ultimo molto spesso si associa la depressione, accompagnata da disturbi del sonno, mancanza di appetito, perdita o accumulo di peso perdita di interesse per il mondo circostante.

Solo in Italia almeno 5 milioni di persone sarebbero affette da questo disturbo, il 15% le donne e circa il 10% i maschi. Molti gli adolescenti di età non superiore ai 24 anni a soffrire di questa patologia. Secondo alcune stime tra circa 20 anni la depressione sarà la seconda patologia più importante nel mondo. Dati allarmanti che configurano un peso indiscutibile sull’apparato sanitario. Campanelli d’allarme da non sottovalutare sono, ad esempio, la difficoltà a prendere sonno, la mancanza di appetito, la diminuzione del proprio peso corporeo, la difficoltà di concentrazione, l’insorgere di apatia e l’indifferenza verso il mondo e le cose che succedono intorno a noi.

La depressione unita all’uso di sostanze stupefacenti è una delle cause dei suicidi che generalmente accadono, anche se possono essere accompagnati da particolari problematiche sociali o familiari. Anche la crisi economica spingere diversi individui a compiere questo gesto estremo. Tra il 2008 e il 2011 in Grecia, la nazione attraversata dalla peggior crisi economica, ha visto aumentare vertiginosamente i casi di depressione e, conseguentemente, l’innalzarsi dei casi di suicidi o tentati suicidi per oltre il 30%.

Alcuni centri in Italia specializzati nella cura della depressione sono dislocati a Torino, presso l’Ospedale Molinette, a Milano, Ospedale Luigi Sacco, a Roma, al Policlinico Gemelli. Un aiuto viene anche dal web: nasce anche sul social più diffuso “Facebook Help Centre”, una bacheca dove, chi è affetto da depressione, può scrivere e segnalare la propria situazione.

Dato l’allarme online, i “consiglieri samaritani” si mettono in contatto con la persona che ha lanciato l’allarme. Un ulteriore tentativo social network di ribadire o dimostrare agli irremovibili scettici di essere realmente utile alla società.