Lefibre alimentari è stato dimostratoessere amiche della Salute. Studi hanno dimostrato che l'aumento in fase postprandiale di triglicedi rappresenta un importante fattore di rischio permalattie cardiovascolari provocando una disfunzione endoteliale.

Le fibre perònon hanno tutte lo stesso effetto, alcune regolano maggiormente la velocità deltraffico intestinale, altre invece hanno effetto sui lipidi e la glicemia.Quelle di tipo idrosolubile, ovvero contenute nei legumi, nella frutta e nellaverdura, migliorano il livello di glicemia nella fase post-prandiale.

mentre le fibre contenute nei cereali integrali agiscono sul livello diinsulina e trigliceridi comportandone quindi una riduzione. Tali fibre agiscononella fase post-prandiale, fase in cui si producono alterazioni a livello dellaglicemia e dei trigliceridi rappresentando così una condizione di rischioaggiuntivo per il diabete e le malattie cardiovascolari. Ci sarebbe quindi una correlazione tra i livelli di glicemiadopo un pasto e l'aumento del rischio di malattie cardiovascolari.

È statastilata quindi una lista degli alimenti più ricchi di fibre, che sono: Crusca, fave, fagiolicannellini, fagioli borlotti, piselli secchi, farina di segale, passiflora, lenticchie,ceci, datteri secchi, prugne secche, farina di avena.

cavoli di Bruxellesbolliti, prezzemolo, castagne, pane di segale,pinoli, fagioli dall'occhio, orzo perlato, soia, farina di soia, arachiditostate, pistacchi, frumento duro e pecan, tartufo nero, farina di frumento tenero,noci integrale, fiocchi d'avena, nocciole, mandorle, cioccolato fondente, carciofibolliti, farro, pane integrale, muesli, biscotti integrali.