Periodo estivo: sole,spiagge, ombrelloni, ristoranti affollati di banchetti a festeggiare il poco tempolibero che la quotidianità impone. Manessuno pone a se stesso una domanda, al di fuori di retoriche ambientaliste elobby green: il mare così amato da tutti, atteso, evocato per descrivere ognisorta di stato d'animo, è pulito? A tutti piace scomodarsi per andare aprendere il sole, sdraiarsi per la tintarella, fare code interminabili inautostrada, immergersi nelle acque che ognuno di noi ha reso sufficientementebalneabili.
Già nessuno prima di partireper il mare legge il bollettino delle acque come si fa per le previsioni meteo,anzi l'augurio è che il sole sia costante, l'ombra di una nuvola potrebberendere la giornata insopportabile.
La notizia è questa, ma chi andrebbe così acuor leggero sapendo che il mare, nonostante ogni sforzo di proteggerlo, è unafucina di batteri, prodotti dagli scarichi di ogni genere, in primis da quellibiologici.
Lo dice il bollettino stilatodall'EEA, l'Agenzia Europea dell'Ambiente, che diffonde i dati riguardanti l'anno2012, per cui il 94% delle zone di balneazione nell'Unione Europea soddisfa lenorme minime di qualità dell'acqua. In questo momento ognuno farà mente localedel suo mare, di quello abituale, appunto, convincendosi che è pulito, azzurroe limpido, ''tanto che si vedono i piedi''. In effetti l'Agenzia dice anche chela qualità è eccellente nel 78% delle zone e che il numero delle localitàsoddisfano le norme minime è aumentato del 2% rispetto al 2011.
Risultato un miglioramentocomplessivo delle acque di balneazione, tra cui figurano per prime, Cipro eLussemburgo, a seguire Malta (97%), Croazia (95%), Grecia (93%), Germania(88%), Portogallo (87%), Italia (85%), Finlandia (83%) e Spagna (83%). I dati peggiori riguardanole spiagge di Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito. Molteplici le cause, le più evidenti risultano essere i sistemifognari inadeguati alle forti piogge, che non trattengono le acque refluescaricandole nei mari, e provocando la presenza di batteri come gli enterococchi intestinali el'Escherichia Coli.
Anche Janez Potočnik,Commissario per l'Ambiente, è ottimista riguardo al miglioramento delle acque einfatti commenta: "È incoraggiante vedere che la qualità delle acque di balneazione inEuropa continua a migliorare. Occorre comunque fare ancora di più se vogliamoche tutte le nostre acque siano potabili e adatte alla balneazione e che gliecosistemi acquatici godano di buona salute.
L'acqua è una risorsa preziosa edobbiamo prendere tutte le misure necessarie per proteggerla a dovere."
Il rapporto dell'EEA è redattodal monitoraggio delle agenzie regionali inviato ogni anno dai 27 stati membridell'UE, che riportano i dati relativi all'anno precedente, secondo le normestabilite nella direttiva del 2006 e l'adeguamento previsto per il 2014.