Da anni si cercano cure percombattere l'AIDS e moltiricercatori sono impegnati nella ricerca di un vaccino efficace. La Harvard Medical School di Boston ha appena concluso la sperimentazionedi un vaccino testato sulle scimmiee ne ha pubblicato i risultati sulla rivista scientifica Nature.

L'ipotesi è quella che il virusgemello dell'Hiv - SIV, quello checolpisce le scimmie , potrebbe essere la chiave per giungere ad un vaccino.

Il vaccino sperimentato, un mixdi anticorpi superpotenti, è riuscito in brevissimo tempo a eradicarecompletamente il virus dell'AIDS ,cioè a eliminare il virus nel sangue delle scimmie, adesso si passerà alla fasesuccessiva della sperimentazione sull'uomo.

Sull'uomo ovviamente verràsperimentata una versione modificata, meno potente, che possa consentireall'organismo umano di produrre gli anticorpi neutralizzanti, in grado diproteggere dall'influenza. Lo studio condotto dall'equipedel professor Dan Barouch può essere veramente rivoluzionario e portare a nuoveterapie.

Il professor Barouch hadichiarato di essere rimasto sorpreso dal potente effetto di questi anticorpi,effetto molto profondo che dura fino a 250 giorni. La somministrazione degli anticorpimonoclonali ha riguardato una ventina di macachi infetti e nel giro di due o tre giorni, in qualche caso unasettimana, il virus dell'AIDS èscomparso dal sangue e dai tessuti.

La novità della ricerca è propriol'eliminazione del virus dell'AIDS daitessuti, attualmente alcune terapie riescono ad eliminare il virus Hiv dalsangue ma non nel resto del corpo.

Si tratta quindi del secondo vaccino coneffetti positivi di questi ultimi mesi. Circa un mese fa, infatti, iricercatori della Oregon Health and Science University hanno diffuso ibrillanti risultati di una sperimentazione.

In questo caso il test era effettuato sempre su macachi, ma affetti da forme aggressive di una variante del virus Hiv, denominato SIVmac239,considerato molto più letale del virus Hiv.

Ebbene, il vaccino si è rivelato efficace in novedei sedici macachi cui era stato somministrato. Anche per questo vaccino inizieràa breve la sperimentazione sull'uomo.

Si prospettano, insomma, nuovevie terapeutiche, con indubbi vantaggi rispetto alle attuali terapie antiretrovirali.