Il morbillo è, come tutti sanno, insieme a varicella, scarlattina e rosolia, una malattia tipica dell'infanzia. Colpisce prevalentemente i bambini di età inferiore ad un anno ed è una delle così dette malattie esantematiche, per le modalità tipiche con la quale si manifesta.

Grazie alla vaccinazione obbligatoria, almeno nei paesi europei, da alcuni anni aveva registrato un sensibile regresso della sua virulenza infettiva e tutto faceva pensare che fosse vicina all'eradicazione, cioè all'eliminazione definitiva perseguita mediante l'estinzione del suo agente causale.

Invece pare proprio che non sia stato così e negli ultimi anni la malattia sembra essere tornata prepotentemente di attualità. Già nel corso dell'anno 2010 è stata registrata una ripresa, una decisa recrudescenza.

A segnalarlo è l'Ecdc, il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, in un rapporto pubblicato sul sito dell'agenzia, che controlla l'evoluzione di questa malattia esantematica. In Europa, tra il mese di novembre 2012 ed il mese di ottobre 2013, sono stati accertati ben 12.000 casi, 3.400 dei quali registrati nel nostro paese. 

Dunque un caso su tre riguarda bambini italiani e l'Italia risulta essere il paese europeo di gran lunga più colpito dalla recrudescenza della malattia.

Le percentuali di contagio sono in aumento, in particolare entro i nostri confini nazionali e sono alte e preoccupanti, se si considera che l'Europa si era posta l'obbiettivo di eliminare definitivamente sia il morbillo che la rosolia entro l'anno 2015.

Premesso che ad essere più colpiti sono i bambini di età inferiore ad un anno, va rilevato che l'87% dei casi riguarda persone non sottoposte a vaccinazione e per un ulteriore 9% a vaccinazione incompleta.