Raffreddore ed influenza hanno in comune tutta una serie di sintomi che, se non ben conosciuti nelle loro diverse esplicazioni, possono facilmente condurre ad una diagnosi non corretta circa la presenza dell'una o dell'altra patologia. I principali sono: febbre, tosse, mal di testa, dolori muscolari, mal di gola, nausea, vomito, brividi, starnuti, rinorrea, stanchezza e spossatezza residua.

Per lo più questi sintomi sono presenti in entrambe le affezioni, ma non allo stesso modo. Nel raffreddore la febbre è piuttosto rara e la tosse può essere presente oppure no; i dolori muscolari sono lievi o assenti, così come la nausea, il vomito, la stanchezza e i brividi.

Sono sempre presenti invece gli starnuti e la rinorrea (naso chiuso e che cola), mal di testa e produzione di muco. Il raffreddore dura in genere 7-8 giorni e non lascia alcuna sensazione di spossatezza fisica. Il raffreddore, quindi, non è altro che un affezione infettiva, non grave, delle prime vie respiratorie ed in particolare del naso e della gola, solitamente causata dal Rhinovirus (Rinofaringite). Esso generalmente non è rischioso per la vita del paziente tuttavia le sue complicazioni (polmonite) possono esserlo.

L'influenza è un'infezione virale più seria caratterizzata da ulteriori sintomi quali: febbre, che può durare anche 3-4 giorni, tosse molto fastidiosa, stanchezza, brividi di freddo e, frequentemente, da intensi dolori muscolari, nausea e vomito.

Starnuti e rinorrea possono anche non essere presenti, sono alquanto sporadici. Il decorso dell'influenza è più lungo di quello del raffreddore, può protrarsi fino ad un mese ed lasciare addosso un grande senso di spossatezza residua.