Da uno studio audiologico condotto in Nuova Zelanda emergono dati preoccupanti che riguardano l'aumento dei soggetti affetti da problemi uditivi. Oltre il 50% dei musicisti adulti soffre di disfunzioni uditive e circa 1 adolescente su 5 è affetto da ipoacusia per l'eccessivo uso di MP3.
Comparazione con la storia
Da Ludwig Van Beethoven a Phil Collins, nella storia, tanti artisti di ogni genere musicale hanno dovuto contrapporre la passione per la musica con i danni uditivi che ne sono conseguiti. Beethoven, ad esempio, nonostante fosse affetto da ipoacusia che lo rese totalmente sordo, continuò a condurre e suonare capolavori come la Nona Sinfonia.
Basti pensare che i decibel prodotti da un'orchestra sinfonica possono superare quota 100 db, livello sonoro maggiore rispetto ai valori consentiti dalle attuali leggi italiane in ambito sanitario ( da 95 a 103 db ). In un concerto rock si può arrivare fino al valore di ben 120 db; non c'è da stupirsi quindi se lo stesso Lars Ulrich, batterista dei metallica, abbia ammesso di soffrire di acufene, andando a peggiorarsi dopo i grandi tour mondiali della band. Anche il cantante italiano Gino Paoli si è definito "vittima" dell'amplificatore, considerando che negli anni 60-70', questi apparecchi acustici venivano posizionati sullo sfondo del palcoscenico, travolgendo le band alle spalle.
Prevenzioni e terapie
Si consiglia un utilizzo meno frequente, intervallato da più pause, di strumenti più rumorosi, utilizzare le apposite cuffie protettive e mantenere le giuste distanze dagli amplificatori.
È importante inoltre sottoporsi a periodici controlli audiologici che, nel caso si manifestino problemi all'udito, ne valuta le implicazioni per la specifica patologia e propone i metodi di terapia e di recupero funzionale.