L'influenza 2014, anche intestinale, ha avuto il suo picco nel mese di febbraio, ciononostante sono in molti che ancora devono ammalarsi e che stanno avendo i primi sintomi nel mese di marzo. Quando preoccuparsi? Vediamo quando è il caso di recarsi al pronto soccorso, facendo distinzione da sintomi comuni a pericolosi.
Influenza 2014 intestinale e non: sintomi comuni
L'influenza, anche in questo 2014, ha avuto un grosso impatto sulla popolazione, anche se meno di altri anni, i colpiti sono stati milioni. Definendola in poche parole, questa 'malattia' è un disturbo delle vie respiratorie causato dai virus stagionali della stessa, e talvolta può portare a complicazioni come la polmonite e la disidratazione.
Con durata di 1-2 settimane, l'influenza inizia a fare il suo corso dal mese di autunno con picchi nei mesi di gennaio e febbraio, per poi pian piano svanire nei mesi successivi.
Ma quali sono i sintomi dell'influenza? Non necessariamente si deve avere la febbre, ma si può averne la sensazione. Ricordiamo, poi, che tra le avvisaglie c'è la febbre alta, oltre ai 38 gradi; tosse e/o mal di gola; naso pieno o che cola; mal di testa e/o spossatezza; brividi e affaticamento. Trattasi, invece, di influenza intestinale quando si verificano casi di nausea, vomito e/o diarrea. I più colpiti di quest'ultima variante sono i bambini.
Influenza 2014 intestinale e non: sintomi pericolosi
Talvolta si possono verificare sintomi dell'influenza a cui si deve prestare particolare attenzione.Nei bambini e neonati: respirazione affannosa o difficoltà respiratorie; colorazione della pelle bluastra; poca assunzione di liquidi; difficoltà di risveglio o mancanza di interazione; permalosità nell'essere tenuti in braccio; ricaduta di sintomi influenzali con peggioramento della tosse e febbre; febbre con sfogo cutaneo; il neonato non riesce a mangiare; il neonato non lacrima quando piange; il neonato bagna pochi pannolini rispetto al solito.
Negli adulti: fiato corto o difficoltà respiratorie; fitte o costrizioni al torace o addome; capogiri improvvisi; stato confusionale; vomito forte o persistente che non si attenua; sintomi che guariscono e hanno poi ricaduta con febbre peggioramenti della tosse.